mercoledì 7 luglio 2010
Il documento costitutivo, approvato dall'Assemblea del 6 luglio a Roma.
venerdì 18 dicembre 2009
I lavoratori e la trappola dell'arbitrato


martedì 10 novembre 2009
VERSO IL XVI CONGRESSO DELLA CGIL

Si prepara quindi un congresso su due documenti contrapposti il primo presentato da Epifani, l'altro da forze e persone con esperienze diverse – scuola, bancari, funzione pubblica, fiom - a partire dalla “rete28aprile” e del suo portavoce nazionale Giorgio Cremaschi segretario nazionale della fiom che ha introdotto la discussione.
Il punto comune è che la CGIL non può andare avanti come ha fatto fino adesso.
Spesso le analisi radicali che fanno gli stessi dirigenti sindacali non si tramutano in fatti concreti. Diversamente invece nei meccanici; mentre fim e uilm sottoscrivono il CCNL dei meccanici separato, senza sottoporlo al voto dei lavoratori,dall'altro lato la fiom rivendica il referendum e con una manifestazione a Bergamo contesta con forza la scelta di rottura che i sindacati di categoria di CISL e UIL hanno operato favorendo così non solo la politica del governo che vuole le organizzazioni sindacali complici, ed abbandonare la reale rappresentatività dei lavoratori e dei loro interessi, ma la stessa Confindustria che considera i diritti soltanto costi.
Come difendere il valore dei contratti collettivi e la loro durata che da biennale è diventata triennale rinunciando così alla difesa del salario e del potere d'acquisto delle retribuzioni; prima contestate per effetto di un accordo separato.
Poi alcune categorie della stessa CGIL che hanno preparato le
Ma quale contrasto organizzare alla dilagante politica che confonde e cerca di nascondere il reale significato delle parole?
Molti dicono che la crisi sta finendo. ma i costi dove si scaricano? Sempre sui lavoratori.
Bisogna togliere la maschera a chi non vuole i lavoratori immigrati e poi non è in grado e non vuol far nulla per impedire che le fabbriche vadano all'estero provocando disoccupazione difficilmente recuperabile.
Si ritorna a parlare di rendite e di pensioni per ridurle ed aumentare l'età necessaria mentre INPS e INAIL denunciano attivi di cassa sempre più importanti.
Ecco perchè è necessario preparare una nuova piattaforma che metta al centro la libertà di contrattazione, la lotta ala precarietà estendendo l'art.18, gli orari di lavoro e combatta l'idea delle privatizzazioni di scuola, sanità, fino all'acqua bene comune per eccellenza e che oggi è fortemente a rischio dopo l'ultima decisione del Senato.
Democrazia, pratica sindacale, organizzare la competizione sociale, che i lavoratori possano decidere che sindacato vogliono, sono solo alcuni dei temi centrali.
Insomma in poche parole cambiare il modo di lavorare.
Fare in modo che i dirigenti e le forze che il sindacato dispone vengano impiegate vicino ai posti di lavoro per vincere la passività e ritrovare ruolo e coraggio del sindacato che i lavoratori chiedono.
Combattere la frantumazione e la solitudine per guidare il conflitto sociale.
Come risindacalizzare fabbriche e intere zone in modo che la presenza del sindacato sia reale e utilizzabile dai lavoratori; una riforma della CGIL che la faccia uscire dal punto drammatico in cui è arrivata.
Infine la raccomandazione di, appena presentato il documento, coinvolgere da subito tutte le persone che sperano in un cambiamento e organizzarsi in ogni luogo di lavoro, nelle diverse categorie della CGIL affinchè la discussione sia libera e consapevole per far diventare questo appuntamento un congresso vero.
domenica 8 novembre 2009
LA CGIL CHE VOGLIAMO

Basta, con «l’impostazione auto assolutoria, e sommatoria, confusa, priva di scelte e priorità forti e chiare».
Tre i punti principali che Cremaschi ha messo in evidenza;
- Creare una piattaforma che ricrei le lotte e riporti le vertenze nei luoghi di lavoro riproponendo un Sindacato che riprenda a contrattare anziché subire le scelte di altri;
- Cambiare il modo di operare organizzando una competizione contro il sistema Sindacale di Cisl-Uil affermando il diritto dei lavoratori a scegliersi il sindacato;
- Riformare la Cgil partendo dai dirigenti che più spesso assomigliano a politici, eliminando parte dei burocrati a favore di chi va davanti alle fabbriche, nei presidi, e nei luoghi dove si sviluppano conflitti, che tradotto significa stare al fianco dei Lavoratori e non negli uffici.
A sentire il docum

Dopo diversi interventi, Dario Filippini della segreteria della filcem/filtea e responsabile della Rete28Aprile a Brescia, nelle conclusioni invita i lavoratori presenti a cominciare a far circolare l'informazione nei luoghi di lavoro, parlando con i lavoratori, spiegando loro le differenze tra l'attuale Cgil e la Cgil che auspichiamo esca dal Congresso….”LA CGIL CHE VOGLIAMO”
domenica 1 novembre 2009
VERSO IL XVI CONGRESSO della CGIL
dalle ore 20,30 - Camera del Lavoro di Brescia
in via Folonari 20
ASSEMBLEA PUBBLICA
con Giorgio Cremaschi
segretario FIOM nazionale, portavoce “rete 28 aprile”
- autonomia contrattuale
- democrazia sindacale
- indipendenza politica
Perchè un documento alternativo in CGIL?
hanno assicurato la partecipazione segretari confederali e segretari generali delle diverse categorie della Camera del Lavoro di Brescia
L'incontro è promosso dalla “Rete 28 aprile di Brescia”
PARTECIPATE

giovedì 22 ottobre 2009
Milano: Il 24 ottobre non saremo in piazza con la Cisl

Dopo l’accordo separato sul contratto dei metalmeccanici non si può più dividere la difesa occupazionale dalla contrattazione e dalla democrazia. Confindustria usa la crisi contro il contratto nazionale, contro la contrattazione e Cisl e Uil sono complici di questa tendenza… Gravissimo è poi il rifiuto del voto che ribalta le più elementari regole di democrazia sindacale e colpisce anche il diritto al lavoro. Di tutto questo Cisl e Uil devono essere chiamati a rispondere di fronte alle lavoratrici e ai lavoratori.
Riteniamo invece che la manifestazione nazionale a Roma per il 14 novembre indetta dalla CGIL “Per l’occupazione e per una politica industriale che affronti la crisi” sia un appuntamento importante contro le scelte fatte dal governo con la finanziaria 2010 assolutamente sbagliata e inadeguata, incapace di rispondere alla pesante crisi economica in atto a partire dalla difesa dell’occupazione e i cui tagli continuano a produrre guasti; contro lo scudo fiscale la cui scelta vergognosa garantisce oltretutto l’impunità per falso in bilancio e per reati penalmente perseguibili come la falsa fatturazione.
Questo deve essere l’avio di una stagione di mobilitazione che la CGIL deve costruire da subito per dare continuità al fine di contrastare la crisi che colpisce i ceti più poveri e più deboli del paese, le aziende e i settori produttivi.
STOP AI LICENZIAMENTI
martedì 1 settembre 2009
Festa della R28A - Grazie a tutte e tutti!
Sono stati tre giorni intensi di discussione e di dibattito. La partecipazione è stata elevata, maggiore degli anni precedenti. Le foto della festa sono già on line (http://www.rete28aprile.it/) A breve, nel sito verranno pubblicate le registrazioni video e i materiali scritti di alcuni momenti del seminario e dei dibattiti.
Si ringraziano le compagne e i compagni di Parma per l’ospitalità e soprattutto tutte e tutti coloro che con il loro lavoro militante hanno reso possibile l’organizzazione e la riuscita della festa.
domenica 30 agosto 2009
Rete28Aprile, la festa nazionale avvia il congresso

Il tardo pomeriggio si è parlato della vicenda Innse,con l’intervento del funzionario Fiom Roberto Giudici, che con gli operi ha condiviso non solo gli ultimi giorni passati sul carroponte,ma anche i 14 mesi di lotta che hanno preceduto questi giorni,mesi di scontri anche fisici, con la polizia intervenuta pesantemente sui lavoratori che difendevano il posto di lavoro.
La vicenda Innse, di cui se è ampliamente parlato in questi ultimi mesi,ha dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno che la lotta dei lavoratori uniti paga sempre.
Dopo l'intervento di Giudici è stata la volta da Ivan Maltempi delle Rsu dell’Ideal Standard di Brescia,che ha portato il saluto dei compagni impegnati da 2 mesi in un presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica di via Milano.
Come per l’Innse anche all’Ideal Standard ha la sfortuna di essere insediata su aree che sono molto appetibili a chi fà speculazioni edilizie.Gli interventi sono stati seguiti dalla proiezione di un film documentario sulla vicenda Innse dove sono state raccolte le testimonianze dei lavoratori dall’inizio della vicenda fino a gennaio 2009La serata è proseguita con la

Cremaschi nella sua introduzione spiega , che il prossimo congresso «è un po' particolare, perché si dovranno affrontare contemporaneamente scelte congressuali e scelte su molte vertenze-chiave». La discussione «è stata già aperta con l'intervista di Sacconi sui salari», ora si tratterà di decidere se «il "no" al nuovo sistema contrattuale (siglato con accordo separato, in gennaio, da Cisl e Uil, ndr) fonda una nuova strategia della Cgil oppure se è stata soltanto una parentesi per poi tornare ad accettare un quadro di compatibilità» deciso da altri.
Cremaschi (come ricordato da Campetti del Manifesto che ha coordinato la serata) non si nasconde, dietro formalismi diplomatici,ribadendo la necessità di preparare un'alternativa a chi, dentro la Cgil, non considera il "no" di gennaio una scelta strategica».
Cremaschi come stà ormai facendo da tempo,ha detto che il prossimo dovrà essere un congresso per mozioni generali distinte, non per «emendamenti» ad un unico testo condiviso (come avvenne tre anni fa a Rimini). «Fare un passo indietro per la Cgil sarebbe un disastro», aggiunge Cremaschi, «e lascerebbe i lavoratori senza difese» davanti all'«offensiva di governo

Tre i punti salienti su cui Cremaschi ritiene che la Cgil debba prendere chiaramente posizione. L'autonomia del sindacato nelle sue scelte contrattuali, l'indipendenza dai padroni e dai partiti («troppe teste di dirigenti, in Cgil, sono rivolte a come va il dibattito interno al Pd; la maggioranza degli iscritti non condivide questo interesse») e la questione della democrazia («gli accordi e le piattaforme debbono esser votate dai lavoratori oppure no? Se si fa l'unità con Cisl e Uil, ma senza la democrazia, allora si fa un altro tipo di sindacato»).
Questioni su cui «in Cgil, da tempo, esistono due posizioni diverse, e che è ormai tempo di portare chiaramente davanti agli iscritti, aprendo la "fase costituente" di una Cgil democratica e di lotta»…
martedì 25 agosto 2009
Giorgio Cremaschi: “Sacconi comincia l’autunno con l’attacco al salario e alla libertà di contrattazione”

Ringraziamo Sacconi per essersi assunto per primo la responsabilità di annunciare che dopo le ferie avremo una stagione di conflitti durissimi.
giovedì 20 agosto 2009
Dal 28 al 30.08.09 - Festa nazionale
venerdì 3 luglio 2009
Da oggi, il razzismo è legge di stato
E’ stato approvato ieri in via definitiva al Senato il DDL 733 sulla sicurezza.
Con il decreto si istituisce il reato di clandestinità, che comporta pene pecuniarie e l’espulsione (con la conseguenza, peraltro, che la certezza dell'allontanamento forzato, a seguito della scoperta della condizione di irregolarità, impedirà anche le già scarse possibilità di denuncia dei caporali e dei datori di lavoro in nero).
Il DDL rende anche più severi i criteri di rilascio del permesso di soggiorno (che peraltro costerà più del doppio: 200 euro contro i 70 euro di oggi) e allunga a 180 giorni il tempo di permanenza massima dei migranti nei CIE (centri di identificazione e espulsione, i vecchi CPT).
Per legge, inoltre, “i volontari della sicurezza” – le ronde – potranno pattugliare le nostre città a caccia di presunti criminali e stupratori.
Sempre per legge, i bambini dei migranti che non abbiano il permesso di soggiorno sono anch’essi clandestini per nascita; non si potrà accedere ai servizi pubblici senza permesso di soggiorno; chi svolge funzioni di pubblico ufficiale avrà l’obbligo di denunciare chi non è in regola; rischierà il carcere chi affitta case a migranti senza il permesso di soggiorno; si schederanno le persone senza fissa dimora; rischieranno fino a 6 mesi di carcere i writers che “sporchino”i mezzi pubblici.
Tutto questo è contro la nostra Costituzione, democratica e anti-fascista.
Contro le leggi razziali, contro le leggi che violano la Costituzione, siamo per la disobbedienza civile.
Rete28Aprile
mercoledì 1 luglio 2009
Questa è la loro crisi!

mercoledì 24 giugno 2009
Giorgio Cremaschi: “La Fiat ha già detto che chiude due stabilimenti e cancella dagli 8 ai 10 mila posti di lavoro. Cosa fanno politica e Governo?”


martedì 19 maggio 2009
Grande partecipazione a Milano, 800 delegate e delegati alla discussione della RETE 28 APRILE nella CGIL
.jpg)
L’assemblea nazionale della Rete28Aprile, tenutasi a Milano il 15 di maggio, ha visto la presenza di 800 partecipanti tra delegate e delegati, sindacalisti e forze politiche. (...)
Antagonisti per non essere complici - di Giorgio Cremaschi (...)
.jpg)
Giorgio Cremaschi - I salari sprofondano, cancelliamo l’accordo del 22 gennaio “Allora i salari italiani sono al 23esimo posto in Ocse, e tra gli ultimi in Europa. Che
.jpg)
giovedì 14 maggio 2009
Una piattaforma alternativa alla concertazione e alla complicità sindacale.

domani, Venerdì 15 maggio, Assemblea nazionale della Rete28Aprile,
domenica 10 maggio 2009
BISOGNA COSTRUIRE UN’ALTRA CGIL…. sulla partecipazione democratica dei lavoratori e sulla mobilitazione.

Ecco alcuni punti dell’apertura di Giorgio che potrete ascoltare in YouTube, grazie al compagno Werner, nei link a fianco: Giorgio Cremaschi intervento assemblea Rete28aprile di Brescia 1 di 5
Le borse sono ripartite a guadagnare, le banche con gli aiuti che hanno e dovranno avere, hanno risistemato il loro assetto, sembra finita la crisi.
Intanto le aziende licenziano, la cassa integrazione dilaga, un massacro sociale senza precedenti.
E’ ripartito il guadagno speculativo, lo stesso meccanismo che ci ha portato alla crisi, ma più feroce di prima.
La crisi è diventata un’occasione per i padroni per far passare tutto, un’offensiva sui diritti del lavoro senza precedenti, padroni e governo, vanno rapidamente alla costruzione di un regime politico economico.
Abbiamo scoperto, a nostre spese, che con la globalizzazione si cancellano i diritti e ora con il federalismo (con quasi tutte le forze politica d’accordo) facciamo le gabbie salariali, peggiorando le cose in casa nostra.
Della regressione , la colpa è da attribuire ai dirigenti, sia di quelli della sinistra, sia sindacali, che non

Cosa farà la CGIL in questo quadro?
Serve subito una piattaforma sociale per affrontare la crisi: riduzione dell’orario di lavoro, un reddito sociale diffuso, un’intervento pubblico, e una grande lotta alla ricchezza.
La Rete 28 aprile, già in occasione dell’assemblea nazionale di venerdì 15 maggio a Milano, presenterà un documento alternativo, speriamo non da soli (Rinaldini fiom, Podda, FP e Nicolosi di lavoro e società, dove naturalmente si potrà mediare nei contenuti, non certamente sulle modalità nel congresso.
Sono poi intervenuti: Dario Filippini della filcem, Zubbani dello SPI, Beppe Corioni della Fiom, Vanni Botticini di Rifondazione Comunista, Baratto Leonardo della Filcem, Bertocchi Fiorenzo di Rifondazione Comunista, Werner studente, Sonia Tosoni della Filcem e Donatella Alberti della filcams.
mercoledì 6 maggio 2009
Venerdi 8 maggio, GIORGIO CREMASCHI A BRESCIA
martedì 14 aprile 2009
"Con l'accordo capestro Cisl e Uil mettono fine all'unità sindacale di questi anni"

lunedì 30 marzo 2009
RETE 28 APRILE NELLA FILCEM/CGIL

Alla riunione, presentata da Giuseppe Stoppini del direttivo Filcem regionale, erano presenti molti compagni in rappresentanza di tutte le regioni.
Giorgio Cremaschi nell’aprire i lavori (perché in mattinata doveva partire per Roma, per un’iniziativa importante della FIOM con i lavoratori della FIAT di Pomigliano) ha spiegato che non c’è la piena coscienza della gravità.
di quello che sta succedendo, con un sistema di subalternità dei lavoratori e il salario che diventa una variabile della produttività (con dei sindacati che firmano un protocollo che mette l’impresa prima dei lavoratori.
Ribadisce tutti i contenuti negativi dell’accordo del 22 gennaio, dalla triennalizzazione del CCNL, agli aumenti che non recuperano il potere d’acquisto, all’estensione degli enti bilaterali, alla possibilità di derogare il contratto nazionale alla rinuncia del voto vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori su piattaforme e accordi.
Mentre la FIOM ha deciso di presentare la piattaforma per il biennio, andando quindi alla

Noi, come Rete 28 aprile, dobbiamo assumerci la responsabilità di una linea di rottura con gli ALTRI.
CISL e UIL, insieme la governo, vanno avanti perché pensano che tra sei sette mesi, firmerà anche la CGIL, perché non c’è una vera rottura, il 4 aprile andiamo a Roma contro il protocollo della complicità e pensano a un 1° Maggio unitario, come non fosse successo nulla. NON VA BENE, non si possono più fare manifestazioni unitarie.

La battaglia congressuale nella CGIL, deve essere improntata con un NO su piattaforme unitarie che recepiscono l’accordo.
A Rinaldini, Podda e Nicolosi, verrà proposto un documento unitario della SX da presentare al congresso, non saremo favorevoli ai soli emendamenti. Dobbiamo perseguire un’idea di sindacato che contrasti la complicità.
Il 24 aprile a Milano si svolgerà l’assemblea nazionale della Rete 28 aprile, in cui verrò presentato e discusso con tutti i compagni il documento.
Dopo alcuni interventi, sono emerse anche alcune perplessità, sull’aspetto organizzativo della re

Alla riunione è intervenuto anche G.Carlo Straini della segreteria nazionale della FILCEM, dell’area di lavoro e società, ora ormai inglobata nella maggioranza in CGIL, è intervenuto come SX sindacale, ma mostrando tutte le caratteristiche di chi vuole essere accomodante in molte situazioni, inizialmente spiega che bisogna tornare ai rapporti di forza per i rinnovi contrattuali, finendo per apprezzare la piattaforma della FLAI, che recepisce in parte l’accordo della complicità. MA!

Io sono intervenuto (cosa si può dire dopo un’ora d’intervento di Giorgio?) sulla questione delle de localizzazioni, sulla CF Gomma e CCNL gomma/plastica ( vedi appunti mio intervento).
Dario Filippini ha chiuso i lavori, ribadendo la linea spiegata da Giorgio, mettendo in risalto l’importanza della manifestazione del 4 a Roma, manifestazione che in CGIL non tutti lavorano per la sua riuscita.
venerdì 27 marzo 2009
Giorgio Cremaschi: " Cisl e Uil firmano il testo della Confindustria che ammazza la contrattazione."
.jpg)
Giorgio Cremaschi: “Se Cisl e Uil firmano il testo della Confindustria che ammazza la contrattazione bisogna considerare conclusa la pratica contrattuale comune con quelle confederazioni” (...)