domenica 8 novembre 2009

LA CGIL CHE VOGLIAMO

Nell’incontro di venerdì sera alla camera del lavoro di Brescia, con Giorgio Cremaschi leeder della Rete 28 Aprile, dove ha spiegato le parti importanti di un documento che è pronto per il Congresso della Cgil, documento che confluirà in un documento unico con Rinaldini della Fiom, Podda della Funzione Pubblica, Moccia dei Bancari e Nicoletta Rocchi della Segreteria nazionale Cgil.
Giorgio, reclama un «congresso di svolta» che a detta dei firmatari, il documento della commissione non garantisce.
Si parla di anni «segnati da continui aggiustamenti tattici», mentre non si è «riusciti mai a provare a dettare l’agenda delle priorità al governo, alle controparti, agli altri sindacati».
Basta, con «l’impostazione auto assolutoria, e sommatoria, confusa, priva di scelte e priorità forti e chiare».
«Il tema vero di questa fase è la discontinuità». La Cgil è descritta come un’organizzazione che dà di sé un’immagine «chiusa e burocratizzata, governata da una sorta di patto di non belligeranza tra leadership in carica e aspiranti alle medesime »
Tre i punti principali che Cremaschi ha messo in evidenza;
- Creare una piattaforma che ricrei le lotte e riporti le vertenze nei luoghi di lavoro riproponendo un Sindacato che riprenda a contrattare anziché subire le scelte di altri;
- Cambiare il modo di operare organizzando una competizione contro il sistema Sindacale di Cisl-Uil affermando il diritto dei lavoratori a scegliersi il sindacato;
- Riformare la Cgil partendo dai dirigenti che più spesso assomigliano a politici, eliminando parte dei burocrati a favore di chi va davanti alle fabbriche, nei presidi, e nei luoghi dove si sviluppano conflitti, che tradotto significa stare al fianco dei Lavoratori e non negli uffici.
A sentire il documento alternativo per il congresso, erano presenti quasi tutti i segretari generali di tutte le categorie della camera del lavoro…. Grande assente la FIOM, come a solito.
Dopo diversi interventi, Dario Filippini della segreteria della filcem/filtea e responsabile della Rete28Aprile a Brescia, nelle conclusioni invita i lavoratori presenti a cominciare a far circolare l'informazione nei luoghi di lavoro, parlando con i lavoratori, spiegando loro le differenze tra l'attuale Cgil e la Cgil che auspichiamo esca dal Congresso….”LA CGIL CHE VOGLIAMO”
tratto dal blog " nuvola rossa cazzago"

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