Nell’incontro di venerdì sera alla camera del lavoro di Brescia, con Giorgio Crem
aschi leeder della Rete 28 Aprile, dove ha spiegato le parti importanti di un documento che è pronto per il Congresso della Cgil, documento che confluirà in un documento unico con Rinaldini della Fiom, Podda della Funzione Pubblica, Moccia dei Bancari e Nicoletta Rocchi della Segreteria nazionale Cgil.
Giorgio, reclama un «congresso di svolta» che a detta dei firmatari, il documento della commissione non garantisce.
Si parla di anni «segnati da continui aggiustamenti tattici», mentre non si è «riusciti mai a provare a dettare l’agenda delle priorità al governo, alle controparti, agli altri
sindacati».
Basta, con «l’impostazione auto assolutoria, e sommatoria, confusa, priva di scelte e priorità forti e chiare».

Basta, con «l’impostazione auto assolutoria, e sommatoria, confusa, priva di scelte e priorità forti e chiare».
«Il tema vero di questa fase è la discontinuità». La Cgil è descritta come un’organizzazione che dà di sé un’immagine «chiusa e burocratizzata, governata da una sorta di patto di non belligeranza tra leadership in carica e aspiranti alle medesime » 
Tre i punti principali che Cremaschi ha messo in evidenza;
- Creare una piattaforma che ricrei le lotte e riporti le vertenze nei luoghi di lavoro riproponendo un Sindacato che riprenda a contrattare anziché subire le scelte di altri;
- Cambiare il modo di operare organizzando una competizione contro il sistema Sindacale di Cisl-Uil affermando il diritto dei lavoratori a scegliersi il sindacato;
- Riformare la Cgil partendo dai dirigenti che più spesso assomigliano a politici, eliminando parte dei burocrati a favore di chi va davanti alle fabbriche, nei presidi, e nei luoghi dove si sviluppano conflitti, che tradotto significa stare al fianco dei Lavoratori e non negli uffici.
A sentire il docum
ento alternativo per il congresso, erano presenti quasi tutti i segretari generali di tutte le categorie della camera del lavoro…. Grande assente la FIOM, come a solito.
Dopo diversi interventi, Dario Filippini della segreteria della filcem/filtea e responsabile della Rete28Aprile a Brescia, nelle conclusioni invita i lavoratori presenti a cominciare a far circolare l'informazione nei luoghi di lavoro, parlando con i lavoratori, spiegando loro le differenze tra l'attuale Cgil e la Cgil che auspichiamo esca dal Congresso….”LA CGIL CHE VOGLIAMO”
Tre i punti principali che Cremaschi ha messo in evidenza;
- Creare una piattaforma che ricrei le lotte e riporti le vertenze nei luoghi di lavoro riproponendo un Sindacato che riprenda a contrattare anziché subire le scelte di altri;
- Cambiare il modo di operare organizzando una competizione contro il sistema Sindacale di Cisl-Uil affermando il diritto dei lavoratori a scegliersi il sindacato;
- Riformare la Cgil partendo dai dirigenti che più spesso assomigliano a politici, eliminando parte dei burocrati a favore di chi va davanti alle fabbriche, nei presidi, e nei luoghi dove si sviluppano conflitti, che tradotto significa stare al fianco dei Lavoratori e non negli uffici.
A sentire il docum

Dopo diversi interventi, Dario Filippini della segreteria della filcem/filtea e responsabile della Rete28Aprile a Brescia, nelle conclusioni invita i lavoratori presenti a cominciare a far circolare l'informazione nei luoghi di lavoro, parlando con i lavoratori, spiegando loro le differenze tra l'attuale Cgil e la Cgil che auspichiamo esca dal Congresso….”LA CGIL CHE VOGLIAMO”
tratto dal blog " nuvola rossa cazzago"
Nessun commento:
Posta un commento