mercoledì 3 febbraio 2016

Stop alle discariche nel Bresciano: la Regione contro il Tar di Milano


In consiglio è passata all’unanimità una mozione che appoggia l’assessore all’Ambiente Claudia Terzi a ricorrere al consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dato ragione alla Bernardelli srl, la quale chiede il rialzo della sua discarica a Montichiari
 Fronte comune in Regione contro l’avanzata di discariche in terra bresciana. In consiglio è passata all’unanimità una mozione che appoggia l’assessore all’Ambiente Claudia Terzi a ricorrere al consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dato ragione alla Bernardelli srl, la quale chiede il rialzo della sua discarica a Montichiari. Per il Tar di Milano, che molto probabilmente non conosce le criticità ambientali del bresciano, con 148 discariche e circa 50 milioni di metri cubi di scorie smaltite nel sottosuolo, non spetta alla Regione porre dei limiti (per l’esattezza 160mila metri cubi per chilometro quadrato) a nuovi siti di smaltimento. Eppure le regioni – e lo ammette lo stesso Tar – sono responsabili della programmazione del territorio ed in materia di sanità (che, come ricordato dall’Asl di Brescia, ha delle relazioni con la presenza di discariche).
Il ricorso al consiglio di Stato
«Il criterio localizzativo del fattore di pressione - spiega Terzi - non e’ un criterio generalizzato, avente lo scopo di impedire la realizzazione di discariche sull’intero territorio regionale, ma e’ un criterio specifico, che si basa su valutazioni tecniche e ambientali e finalizzato a evitare l’eccessiva concentrazione degli impatti ambientali su determinati territori e a garantire u
na governance del territorio lombardo, anche sotto il profilo della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini». Una di queste aree ad alta concentrazione di discariche e’ quella del Comune di Montichiari (Brescia), dove sono presenti circa 11 milioni di metri cubi di rifiuti, anche pericolosi, conferiti in dieci diverse discariche autorizzate: una situazione assolutamente unica ed eccezionale. Appoggio pieno al lavoro della Terzi viene dal consigliere regionale Pd Gianantonio Girelli ma anche dalla deputata Miriam Cominelli, della commissione Ambiente: “Del tema mi sto occupando anche a livello nazionale per avanzare una proposta analoga in Parlamento e sicuramente una sinergia con quanto approvato oggi in Lombardia, non può che rappresentare un elemento positivo” commenta Cominelli. Critico invece Giampietro Maccabiani, consigliere regionale M5S: «Serve un fattore di pressione più stringente che permetta una seria salvaguardia dei territori, primo fra tutti la provincia di Brescia, davvero saturi e martoriati dalla presenza di impianti di smaltimento rifiuti. Il territorio bresciano ha superato infatti, per presenza di rifiuti, la famigerata “Terra dei Fuochi” in Campania».

http://brescia.corriere.it

Nessun commento: