In consiglio è passata all’unanimità
una mozione che appoggia l’assessore all’Ambiente Claudia Terzi a ricorrere al
consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dato ragione alla
Bernardelli srl, la quale chiede il rialzo della sua discarica a Montichiari
Fronte
comune in Regione contro l’avanzata di discariche in terra bresciana. In
consiglio è passata all’unanimità una mozione che appoggia l’assessore
all’Ambiente Claudia Terzi a ricorrere al consiglio di Stato contro la sentenza
del Tar che ha dato ragione alla Bernardelli srl, la quale chiede il rialzo
della sua discarica a Montichiari. Per il Tar di Milano, che molto
probabilmente non conosce le criticità ambientali del bresciano, con 148
discariche e circa 50 milioni di metri cubi di scorie smaltite nel sottosuolo,
non spetta alla Regione porre dei limiti (per l’esattezza 160mila metri cubi
per chilometro quadrato) a nuovi siti di smaltimento. Eppure le regioni – e lo
ammette lo stesso Tar – sono responsabili della programmazione del territorio
ed in materia di sanità (che, come ricordato dall’Asl di Brescia, ha delle
relazioni con la presenza di discariche).
Il ricorso al consiglio di Stato
«Il criterio localizzativo del
fattore di pressione - spiega Terzi - non e’ un criterio generalizzato, avente
lo scopo di impedire la realizzazione di discariche sull’intero territorio
regionale, ma e’ un criterio specifico, che si basa su valutazioni tecniche e
ambientali e finalizzato a evitare l’eccessiva concentrazione degli impatti
ambientali su determinati territori e a garantire u
na governance del territorio
lombardo, anche sotto il profilo della tutela dell’ambiente e della salute dei
cittadini». Una di queste aree ad alta concentrazione di discariche e’ quella
del Comune di Montichiari (Brescia), dove sono presenti circa 11 milioni di
metri cubi di rifiuti, anche pericolosi, conferiti in dieci diverse discariche
autorizzate: una situazione assolutamente unica ed eccezionale. Appoggio pieno
al lavoro della Terzi viene dal consigliere regionale Pd Gianantonio Girelli ma
anche dalla deputata Miriam Cominelli, della commissione Ambiente: “Del tema mi
sto occupando anche a livello nazionale per avanzare una proposta analoga in
Parlamento e sicuramente una sinergia con quanto approvato oggi in Lombardia,
non può che rappresentare un elemento positivo” commenta Cominelli. Critico
invece Giampietro Maccabiani, consigliere regionale M5S: «Serve un fattore di
pressione più stringente che permetta una seria salvaguardia dei territori,
primo fra tutti la provincia di Brescia, davvero saturi e martoriati dalla
presenza di impianti di smaltimento rifiuti. Il territorio bresciano ha
superato infatti, per presenza di rifiuti, la famigerata “Terra dei Fuochi” in
Campania».
http://brescia.corriere.it
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