mercoledì 3 febbraio 2016

OSPITALETTO. Fumata nera nell’ultima Conferenza dei servizi



Centrale termica:il nodo rovente a Palazzo Chigi
Nonostante il «no» dell’Asl, la Provincia non decide
L’ultima parola spetterà ora al Consiglio dei Ministri Comitati indignati:
«Il Broletto come Ponzio Pilato»

La partita sulla centrale a biomasse si è fatta rovente: la palla «scotta» fra i piedi della Provincia, che ha deciso di passarla al Consiglio dei ministri. Il progetto di impianto a biomasse di Ospitaletto sta diventando un rebus: la Conferenza dei servizi convocata ieri ha deciso di… non decidere. L’iter autorizzativo del progetto presentato dalla cooperativa Fraternità finirà a Palazzo Chigi. La Provincia si è smarcata appellandosi alla legge 241/90 – che in caso di «motivato dissenso da parte di un’amministrazione incaricata della tutela ambientale, della salute e della pubblica incolumità», rimanda alla «deliberazione del Consiglio dei Ministri». Ed è già polemica.«DI FRONTE al riconfermato parere negativo dell’Asl ritenevamo che la Provincia, come ha fatto la Regione su Bosco Stella, potesse e dovesse pronunciare un no definitivo alla centrale a biomasse di Ospitaletto – osservano Daniele Pigoli di CivicaMente e Silvio Parzanini di Legambiente Franciacorta -. Come Ponzio Pilato, invece, il Broletto se ne lava le mani anche di fronte all’evidenza, chiamando a decidere addirittura il Consiglio dei Ministri, con un atto di alta amministrazione e, in quanto tale, impugnabile solo per motivi di legittimità formale».C’è insomma il rischio che la centrale venga imposta dall’alto senza possibilità di appello. Alla Conferenza dei servizi ha partecipato anche Confagricoltura di Brescia per sostenere gli agricoltori del comprensorio riuniti spontaneamente nel CoDiPAgri, il comitato di difesa delle produzioni agricole di pregio e biologiche messe in pericolo – a loro modo di vedere – dalla centrale.«È sconcertante l’atteggiamento di Fraternità che non tenendo in nessun conto la salute dei cittadini, minaccia addirittura la richiesta di risarcimento danni per l’allungarsi dell’iter autorizzativo – spiegano Pigoli e Parzanini -. Facciamo appello al presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli perché intervenga affinchè si arrivi, con coraggio, a chiudere con un no il procedimento senza altre dilazioni». In caso negativo i comitati sono pronti a mobilitarsi facendo pressing «sugli amministratori regionali e sui parlamentari bresciani affinchè blocchino il progetto».Stupito anche Giuseppe Antonini del comitato Salute e Ambiente: «Ci rammarica che la Provincia, nonostante la presa di coscienza delle criticità del progetto, non si sia assunta la responsabilità di una bocciatura. Il parere dell’Asl non è stato considerato determinante. Strano, visto che la salute dei cittadini è una priorità».«Auspichiamo che la procedura si concluda con un chiaro e netto no – è il commento del sindaco di Ospitaletto, Giovanni Battista Sarnico -. Il nostro Comune rilancia con vigore tutto l’impegno contro l’impianto. Oltre al parere contrario dell’Asl, abbiamo nuovamente sottolineato in Conferenza dei servizi altri punti fermi: la mancata acquisizione del parere vincolante della Soprintendenza sulla localizzazione dell’impianto, che il sistema di tutela introdotto con il nuovo Pgt è rivolto principalmente alla conservazione della vocazione agricola della zona e infine che l’area urbanistica interessata all’impianto è dedicata a servizi pubblici socio-assistenziali, incompatibili con il progetto presentato da Fraternità».

Fonte:http://www.bresciaoggi.it_cinzia reboni

da SINISTRA OSPITALETTO









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