Centrale
termica:il nodo rovente a Palazzo Chigi
Nonostante
il «no» dell’Asl, la Provincia non decide
L’ultima
parola spetterà ora al Consiglio dei Ministri Comitati indignati:
«Il
Broletto come Ponzio Pilato»
La partita sulla centrale a biomasse si è fatta
rovente: la palla «scotta» fra i piedi della Provincia, che ha deciso di
passarla al Consiglio dei ministri. Il progetto di impianto a biomasse di
Ospitaletto sta diventando un rebus: la Conferenza dei servizi convocata ieri
ha deciso di… non decidere. L’iter autorizzativo del progetto presentato dalla
cooperativa Fraternità finirà a Palazzo Chigi. La Provincia si è smarcata
appellandosi alla legge 241/90 – che in caso di «motivato dissenso da parte di
un’amministrazione incaricata della tutela ambientale, della salute e della
pubblica incolumità», rimanda alla «deliberazione del Consiglio dei Ministri».
Ed è già polemica.«DI FRONTE al riconfermato parere negativo dell’Asl
ritenevamo che la Provincia, come ha fatto la Regione su Bosco Stella, potesse
e dovesse pronunciare un no definitivo alla centrale a biomasse di Ospitaletto
– osservano Daniele Pigoli di CivicaMente e Silvio Parzanini di Legambiente
Franciacorta -. Come Ponzio Pilato, invece, il Broletto se ne lava le mani
anche di fronte all’evidenza, chiamando a decidere addirittura il Consiglio dei
Ministri, con un atto di alta amministrazione e, in quanto tale, impugnabile
solo per motivi di legittimità formale».C’è insomma il rischio che la centrale
venga imposta dall’alto senza possibilità di appello. Alla Conferenza dei
servizi ha partecipato anche Confagricoltura di Brescia per sostenere gli
agricoltori del comprensorio riuniti spontaneamente nel CoDiPAgri, il comitato
di difesa delle produzioni agricole di pregio e biologiche messe in pericolo –
a loro modo di vedere – dalla centrale.«È sconcertante l’atteggiamento di
Fraternità che non tenendo in nessun conto la salute dei cittadini, minaccia
addirittura la richiesta di risarcimento danni per l’allungarsi dell’iter
autorizzativo – spiegano Pigoli e Parzanini -. Facciamo appello al presidente
della Provincia Pier Luigi Mottinelli perché intervenga affinchè si arrivi, con
coraggio, a chiudere con un no il procedimento senza altre dilazioni». In caso
negativo i comitati sono pronti a mobilitarsi facendo pressing «sugli
amministratori regionali e sui parlamentari bresciani affinchè blocchino il
progetto».Stupito anche Giuseppe Antonini del comitato Salute e Ambiente: «Ci
rammarica che la Provincia, nonostante la presa di coscienza delle criticità
del progetto, non si sia assunta la responsabilità di una bocciatura. Il parere
dell’Asl non è stato considerato determinante. Strano, visto che la salute dei
cittadini è una priorità».«Auspichiamo che la procedura si concluda con un
chiaro e netto no – è il commento del sindaco di Ospitaletto, Giovanni Battista
Sarnico -. Il nostro Comune rilancia con vigore tutto l’impegno contro
l’impianto. Oltre al parere contrario dell’Asl, abbiamo nuovamente sottolineato
in Conferenza dei servizi altri punti fermi: la mancata acquisizione del parere
vincolante della Soprintendenza sulla localizzazione dell’impianto, che il
sistema di tutela introdotto con il nuovo Pgt è rivolto principalmente alla
conservazione della vocazione agricola della zona e infine che l’area
urbanistica interessata all’impianto è dedicata a servizi pubblici
socio-assistenziali, incompatibili con il progetto presentato da Fraternità».
Fonte:http://www.bresciaoggi.it_cinzia
reboni
da SINISTRA OSPITALETTO
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