Imprenditori,
artigiani, commercianti, liberi professionisti, padri di famiglia o
disoccupati. La crisi non guarda in faccia a nessuno, spingendo sempre
più spesso le persone al suicidio. È questo il triste epilogo
dell’Italia che non resiste. Il tutto nel silenzio assoluto delle
istituzioni e della magistratura. I numeri parlano di oltre 4.000
persone che si sono tolte la vita per la crisi economica che ha toccato
imprese e famiglie, nel 2015. Un vero e proprio eccidio.
Il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, rilancia l’allarme e chiede a Renzi “atti concreti per fermare questo drammatico fenomeno, attraverso riforme precise che ri
guardino il sostegno all’occupazione, la riforma del sistema bancario, la tutela del risparmio, la riforma di equitalia, oltre a precise iniziative per riqualificare la vita nelle città, e al sostegno alle famiglie sempre piu’ impoverite. Senza trascurare la lotta all’usura criminale.(…)
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Il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, rilancia l’allarme e chiede a Renzi “atti concreti per fermare questo drammatico fenomeno, attraverso riforme precise che ri
guardino il sostegno all’occupazione, la riforma del sistema bancario, la tutela del risparmio, la riforma di equitalia, oltre a precise iniziative per riqualificare la vita nelle città, e al sostegno alle famiglie sempre piu’ impoverite. Senza trascurare la lotta all’usura criminale.(…)
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