L'astrofisica aveva compiuto 91 anni il 12 giugno
L'astrofisica Margherita Hack e' morta la notte scorsa all'ospedale
di Cattinara dove era ricoverata da una settimana. Aveva compiuto 91
anni il 12 giugno scorso. La Hack è morta la notte scorsa alle 4,30 nel
polo cardiologico dell'ospedale di Cattinara. Era stata ricoverata
sabato scorso in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che la
affliggevano. Con lei c'erano il marito, Aldo, con il quale era sposata
da 70 anni, Tatiana, che la assisteva da tempo, la giornalista Marinella
Chirico, sua amica personale, e il responsabile del polo cardiologico,
Gianfranco Sinagra.

Toscana Doc e atea convinta, Margherita Hack - 'amica delle
stelle' come si era essa stessa definita in una sorta di autobiografia
pubblicata nel 1998 - ha trascorso buona parte della sua vita a Trieste.
Qui ha diretto per oltre 20 anni l'Osservatorio astronomico, portandolo
a un livello di rilievo internazionale, ed ha insegnato nell'università
dal 1964 al 1992. Nota al grande pubblico soprattutto per le due doti
di divulgatrice, nel mondo della ricerca ha occupato una posizione di
primo piano fin dall'inizio della sua lunga carriera. Celebri anche le
sue battute taglienti ed i modi schietti, conditi dal forte accento
toscano che non ha mai abbandonato, così come la sua grande gentilezza.
Nata a Firenze il 12 giugno 1922 da genitori vicini alle dottrine
teosofiche, al termine della seconda guerra mondiale si é laureata in
astrofisica sotto il fascismo, cui non ha mai aderito, con una tesi
sulle Cefeidi, le stelle 'pulsanti' che si sono rivelate fondamentali
nella misurazione delle distanze delle galassie. A Firenze aveva anche
conosciuto il marito Aldo quando avevano, rispettivamente 11 e 13 anni, e
al quale è stata vicina per 70 anni. Dopo aver ottenuto alcune
collaborazioni in Italia e incarichi in università straniere, tra cui
Berkeley, Princeton, Parigi, Utrecht e Ankara, a 42 anni aveva ottenuto
la cattedra di astronomia nell'Istituto di Fisica Teorica all'Università
di Trieste, assieme all'incarico all'osservatorio. Nel 1978 ha fondato
la rivista 'L'Astronomià ed ha scritto decine di libri divulgativi.
Grazie alla sua popolarità ha saputo avvicinare la scienza al grande
pubblico negli innumerevoli incontri dal vivo in rassegne e festival, in
teatri e auditorium, nelle partecipazioni televisive.
Con il cane e i gatti, nella casa a due piani dove Margherita Hack e suo marito Aldo vivevano insieme, c'é una immensa biblioteca composta di 24 mila libri.
Volumi che probabilmente - come sembra fosse sua volontà - saranno
donati alla città di Trieste. Amante della bicicletta, da tempo non
poteva più pedalare. Le sue condizioni sono progressivamente peggiorate.
Una polemica ci fu nell'aprile 2012 quando un medico triestino si
rifiutò di rilasciarle il certificato di abilitazione di rinnovo della
patente. Lei parlò di pregiudizi e cominciò una battaglia personale per
continuare a guidare la sua Panda. Indomita, benché camminasse quasi
soltanto aiutandosi con stampelle e con molta fatica, aveva partecipato
di recente a una manifestazione sui gatti a Trieste. Da sola, era giunta
in taxi e deambulando con estrema lentezza e cautela, aveva raggiunto
il luogo dell' evento fino a quando qualcuno l'aveva riconosciuta e
aiutata. In quell'occasione aveva anche accettato di essere
intervistata. In questi ultimi giorni, vicino alla Hack ci sono stati
anche don Pierluigi Dipiazza e don Mario Vatta, da sempre impegnati
socialmente e culturalmente.
Sono stati sereni e "vissuti con leggerezza", come aveva sempre fatto
nella sua vita, gli ultimi giorni dell'astrofisica Margherita Hack. I
problemi cardiaci dei quali soffriva da tempo "erano molto pesanti, ma
li viveva con una leggerezza assoluta", racconta Marinella Chirico,
molto vicina alla ricercatrice e alla sua famiglia. La malattia si era
riacutizzata una settimana fa, tanto da rendere necessario il ricovero.
Margherit Hack lascia il marito Aldo, 93 anni, che aveva conosciuto a
Firenze, dove erano nati entrambi e dove si erano incontrati ai giardini
quando Margherita aveva 11 anni e lui 13. Si erano sposati 70 anni fa,
"la prima e l'ultima volta che era entrata in una chiesa", racconta
l'amica di famiglia. Non hanno avuto figli e vivevano con otto gatti e
un cane. Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi
giorni: "quando ci sono io non c'é la morte - le piaceva ripetere - e
quando c'é la morte non ci sarò io"
ANSA
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