trenta tra impiegati e operai entrano da una porta laterale. Tensione alta, polizia e carabinieri davanti ai cancelli
ore 17.20
In mattinata l'impegno, alla presenza di un funzionario della questura, che si sarebbe potuta riprendere la trattativa; a mezzogiorno, mentre era in corso davanti alla portineria centrale un'assemblea
per spiegare ai lavoratori la situazione, l'ingresso da una porta laterale di una trentina tra impiegati e operai.
È questo quanto sta accadendo alla Rothe Erde (gruppo Tyssen Krupp) di Visano, dove i lavoratori sono in presidio dal 16 ottobre in difesa del posto di lavoro. Duecentoventi dipendenti, per 55 di loro è iniziata la procedura di mobilità e a 45 è già arrivata la lettera di licenziamento. «Una situazione incredibile - spiega Damiano Galletti, segretario orgaanizzativo della Cgil, davanti ai cancelli dell'azienda -. A questo punto, vista l'irresponsabilità dell'azienda che ha fatto entrare i 30 lavoratori, o c'è un atto formale di ritiro dei licenziamenti, o diventa impossibile tornare al tavolo della trattativa».
Già, che affidabilità hanno i dirigenti di un'azienda che mentre prende accordi con una mano, con l'altra fa entrare trenta persone e alimenta così una tensione inutile?
All'esterno dell'azienda il presidio sta andando avanti. Lavoratori della Rothe Erde e tanti militanti e funzionari della Cgil e della Fiom. All'esterno anche tanti giornalisti, polizia e carabinieri.
Rinchiusi all'interno, e impossibilitati per il momento a uscire, anche i trenta impiegati e operai che, con la loro scelta scellerata, stanno facendo il gioco dell'azienda.
dal sito della CGIL Camera del Lavoro di Brescia
ore 17.20
In mattinata l'impegno, alla presenza di un funzionario della questura, che si sarebbe potuta riprendere la trattativa; a mezzogiorno, mentre era in corso davanti alla portineria centrale un'assemblea
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È questo quanto sta accadendo alla Rothe Erde (gruppo Tyssen Krupp) di Visano, dove i lavoratori sono in presidio dal 16 ottobre in difesa del posto di lavoro. Duecentoventi dipendenti, per 55 di loro è iniziata la procedura di mobilità e a 45 è già arrivata la lettera di licenziamento. «Una situazione incredibile - spiega Damiano Galletti, segretario orgaanizzativo della Cgil, davanti ai cancelli dell'azienda -. A questo punto, vista l'irresponsabilità dell'azienda che ha fatto entrare i 30 lavoratori, o c'è un atto formale di ritiro dei licenziamenti, o diventa impossibile tornare al tavolo della trattativa».
Già, che affidabilità hanno i dirigenti di un'azienda che mentre prende accordi con una mano, con l'altra fa entrare trenta persone e alimenta così una tensione inutile?
All'esterno dell'azienda il presidio sta andando avanti. Lavoratori della Rothe Erde e tanti militanti e funzionari della Cgil e della Fiom. All'esterno anche tanti giornalisti, polizia e carabinieri.
Rinchiusi all'interno, e impossibilitati per il momento a uscire, anche i trenta impiegati e operai che, con la loro scelta scellerata, stanno facendo il gioco dell'azienda.
dal sito della CGIL Camera del Lavoro di Brescia
4 commenti:
Non siamo in 30... ma ben in 90 persone sequestrate da un manipolo di delinquenti.
Speriamo che la DIGOS intervenga e li sgomberi con la forza per tutelare chi vuole solo lavorare per portare a casa il pane per la famiglia.
qui gli unici delinquenti sono quelli che vogliono spaccare la dignità delle persone e che, dopo un accordo ed un impegno preso davanti ad una autorità quale la questura, fanno ancora di testa loro e si fanno deridere da tutte le forze dell'ordine presenti, perchè prima dicono una cosa poi ne fanno un'altra. queste persone si chiamano e possono essere chiamate solo BUFFONI
ma quali delinquenti chi non è in grado di capire che la solidarietà tra lavoratori è indispensabile per vincere qualsiasi battaglia e che nessuno deve prestarsi al gioco del padrone non ha capito prorio nulla. E non pensate di essere dei privilegiati perchè non toccati personalmente dai licenziamenti perchè domani purtroppo toccherà anche a voi. Il padrone oggi vi usa e voi vi prestate. la reazione dei lavoratori che Voi chiamate delinquenti è solo una giusta reazione nei confronti di crumiri
In ogni caso quando si vuole intraprendere una qualsiasi lotta è meglio circondarsi di gente motivata e convinta, la storia ci ha insegnato che spessole persone hanno dovuto sbatterci la testa prima di rendersi conto di quale potesse esser la strada giusta.
Quando per lavorare si è costretti a barattare la propria dignità si possono innescare meccanismi devastanti:ci hanno affamato, diviso e adesso hanno gioco facile
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