Sabato 12 marzo, Manifestazione contro la guerra a Ghedi.
Il messaggio lanciato per una iniziativa nazionale contro la
guerra da svolgersi il 12 marzo sta diffondendosi sempre più grazie al
tam-tam della rete. A Brescia, uno dei punti caldi delle guerre italiane
di questi decenni a causa della presenza dell’aeroporto militare di
Ghedi, dove sono stipate decine di bombe atomiche, e da cui i caccia
sono sempre pronti a partire, l’appello sta smuovendo organizzazioni
sociali e partiti, che, con una certa fatica cercano di superare antiche
divisioni e contrapposizioni per avviare una mobilitazione comune sulla
parola d’ordine Fuori l’Italia dalla NATO e da tutti gli altri organismi guerrafondai ( UE – EUPOL e FRONTEX, MISSIONI ONU…). Inoltre
Brescia, o meglio Gardone Valtrompia, è sede di una delle maggiori
ditte mondiali di produzione di “armi leggere”, la plurisecolare
Beretta. Il percorso di mobilitazione contro la guerra, nel quale la
federazione bresciana del Prc è sempre stata presente, è cominciato già
con la nostra partecipazione alla manifestazione milanese del 16
gennaio. Da allora il lavoro di preparazione di momenti di lotta più
ampi e condivisi non è mai cessato, ed ha trovato il momento di coagulo e
di spinta nell’assemblea del 24 febbraio 2016, che si è tenuta presso
la sala incontri annessa alla nostra sede. Già in una riunione
precedente, anche per bypassare insidiose corse alla appropriazione
politica di una protesta che dovrebbe essere corale, era stato deciso di
ricorrere ad una sigla di riferimento il più inclusiva possibile,
scontando anche una certa inevitabile indeterminatezza degli obiettivi
politici o politicisti, e si era optato per la dizione di Donne e uominicontro leguerre; e
su questa strada si è proceduto. Alla riunione, convocata appunto da
“donne e uomini contro la guerra” erano presenti oltre 50 persone in
rappresentanza di sindacati di base, forze politiche e associazioni, fra
le quali hanno dichiarato la loro adesione: CUB, il
sindacato è un’altra cosa- opposizione cgil, PRC, SEL, PCdI, Sinistra
Anticapitalista, Ross@, PCL, Centro sociale 28 maggio, Associazione
culturale islamica Muhammadiah di Brescia, Brescia solidale e
libertaria, Comitato spontaneo contro le nocività, OPAL (Osservatorio
permanente sulle armi leggere), Coordinamento Antirazzista e
antifascista della Val Trompia, Movimento Non Violento, Comitato
Antisfratti/Diritto alla casa, Eurostop, mentre altre realtà hanno appoggiato l’iniziativa ma per motivi di calendario non erano presenti.
Dopo un dibattito particolarmente ricco, le azioni
immediate sono state fissate in un Flash-mob che si terrà il 5 marzo
dalle ore 16.00 in Corso Zanardelli, nel pieno centro di Brescia, nei
pressi del “Teatro Grande”, con convocazione dei giornalisti in
preparazione della manifestazione del 12 marzo, e in un
presidio-concerto che si terrà davanti all’ingresso principale della
base di Ghedi, a partire dalle ore 14.00 di sabato 12 marzo, in
concomitanza con la manifestazione nazionale.
Riteniamo che per i motivi evidenti indicati sopra, la manifestazione
del 12 marzo a Brescia davanti alla base militare di Ghedi assuma un
significato che va ben oltre i confini bresciani, ed assuma una
rilevanza almeno regionale, o addirittura nazionale.
Quindi pensiamo che, contro ogni assuefazione al clima di guerra, che
ogni giorno viene sempre più propagandato dai mass-media, dobbiamo
darci una sferzata, dobbiamo ridare voce al sentimento ed alla richiesta
di pace che rischia di restare soffocata sotto le “giustificazioni”
della propaganda: dietro il grido di guerra si nasconde la volontà di
schiacciare ancora di più le condizioni e le aspirazioni dei popoli, in
primo luogo del nostro popolo.
http://www.rifondazionelombardia.it
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