Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna contestano duramente
il provvedimento della multinazionale nei confronti del delegato. "È in
gioco il rispetto della dignità di chi lavora e il diritto di agire del
sindacato stesso"
"Quanto sta accadendo alla Basell è indegno ed inaccettabile.
Licenziare un delegato sindacale, strumentalizzando un diverbio nel
corso del negoziato sull'integrativo aziendale, palesa la reale volontà
dell'azienda di colpire le agibilità sindacali". Lo scrivono le
segreterie di Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna in una nota dopo che la
multinazionale americana ha recapitato attraverso raccomandata la
lettera di licenziamento al delegato sindacale Luca Fiorini, già sospeso nei giorni scorsi
e la cui vicenda è stata negli ultimi giorni al centro dell'attenzione
mediatica e anche dei social media, dove si è sviluppata una campagna in
suo sostegno con l'hashtag #iostoconLucaFiorini.
Secondo Cgil, Cisl e Uil regionali, "dopo la sottoscrizione del Patto
per il lavoro in Emilia Romagna non ha, e non può trovare, cittadinanza
chi vuole ottenere una subalternità sindacale per colpire i lavoratori e
le lavoratrici e agire con la libertà di licenziare. La vicenda di
Luca non può essere derubricata a una questione personale, ma deve
essere assunta come una questione generale che riguarda il rispetto
della dignità di chi lavora, il diritto di contrattare, il diritto di
agire sindacalmente".
Peraltro, i sindacati contestano alla multinazionale, che vive una
"fase economica profittevole", di avere "nonostante ciò ridotto i
livelli occupazionali di oltre cento unità", "con un gruppo dirigente
aziendale che non ha perso occasione per cercare di scaricare sul lavoro
incapacità ed inefficienze gestionali".
A conclusione della loro nota, i sindacati dell'Emilia Romagna, così come anche a livello nazionale,
ribadiscono che "sostengono e sosterranno tutte le iniziative che
verranno decise per far recidere Basell da una posizione inaccettabile e
contro le libertà sindacali".
http://www.rassegna.it
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