lunedì 24 giugno 2013

TRATTATIVA CONTRATTO NAZIONALE GOMMA PLASTICA



Roma 19 giugno 2013

Riunione in Plenaria tra la Federazione Gomma plastica e la delegazione Trattante.
Per la Federazione Gomma plastica intervenivano il dot. BONSIGNORE e il dot. CERNINI
La Controparte dichiara che in questi mesi di incontri (ristrette) la piattaforma è stata affrontata punto per punto, e sulla sanità complementare c’è anche una formulazione di testi al 99% condivisa e si aspettano di chiudere la discussione in merito.
Ribadiscono più volte che per migliorare la competitività delle aziende del settore serve premiare la presenza, regolamentare le ore di assenza (permessi sindacali direttivi da ridurre) e delle linee guida sulla flessibilità che esige il mercato, trovando un giusto equilibrio tra le richieste sindacali e la controproposta.
Disponibili a discutere su tutto e di tutto e a una serrata estiva per arrivare a concludere.

Da parte della FEMCA/CISL rappresentata al tavolo dal segretario nazionale COLOMBINI, dove esordisce subito dicendo che lo stato di oggi è peggiore di quando è stata presentata la piattaforma ( lo ricorda lui non la controparte).
Sulla flessibilità sostiene che l’attuale CNNL ha già tutti i migliori strumenti, tenuto conto il ruolo delle RSU e delle aziende.
Sulla Sanità complementare sostiene che bisogna chiudere perché c’è già stato un rimando di 2 contratti.
Sull’aspetto salariale, la domanda in piattaforma è sulle 135€, la controparte è disponibile a discutere di 114€, ma lui riferisce che gli attuali riferimenti ISTAT è di 118€.

La UILTEC/UIL al tavolo era rappresentata dal segretario generale nazionale PIRANI, che non vede distanze incolmabili e bisognerà trovare il giusto punto di equilibrio.
( cosa già trovata nella prima parte delle relazioni sindacali welfar ecc..).
Sul premiare la presenza e contrastare l’assenteismo non c’è nessuna preclusione, resta fermo il punto sui diritti individuali nel cercare le convergenze.
Ribadisce che sulla flessibilità l’attuale CNNL ha già tutti gli strumenti necessari per la crisi del mercato con una parte nel CNNL e una parte demandata alla contrattazione aziendale.
Sulla parte salariale bisogna attenersi alla copertura delle retribuzioni rispetto l’ultimo accordo ( quindi anche solo un € in più?) tenendo conto anche del rilancio delle imprese.
Importante la plenaria che si stava svolgendo, per dare coscienza anche alla delegazione trattante di quello che stava succedendo (coinvolgere no è?)
Quindi bisogna arrivare al dunque su tutti i temi ( ribadendo che molti temi che porta l’azienda sono di tematica aziendale) esternando poi alla fine che per la discussione quello non era il momento, vedendosi in una sede idonea..(??????)

MICELI per FILCTEM/CGIL:
Il confronto di questi mesi non ha portato nessun frutto, sinora le due parti hanno tenuto le loro posizioni senza passi in avanti.
Nella nostra piattaforma (unitaria) si era già tenuto conto della crisi, si richiamavano temi da sempre aperti e che non hanno avuto buon esito… come l’ingiusta disparità nelle ferie tra impiegati e operai, si parlava di permessi non retribuiti, maternità, periodo di comporto sulla malattia, esigibilità del TFR per una 2 volta.
A questi temi la controparte ha risposto a cannonate sui diritti, toccando temi fondamentali e altri che sono già regolamentati e rimandati alla contrattazione di 2 livello.
Bisogna Separare le tematiche che fanno parte del CNNL e quelle di contrattazione aziendale, con il ruolo qualificato delle RSU.
L’8 aprile già si discuteva l’esigenza di una vicina plenaria, perdendo invece due mesi e mezzo in temi già discussi.
L’esigenza della plenaria per chiarire i motivi delle divergenze e per lavorare dove
( se ci sono) sulle convergenze nei prossimi giorni.
Ricapitolando la controparte chiede cose pesanti come:
mettere in discussione l’indennità turno (metterla sulla presenza)
Max flessibilità regolata nel CNNL
Salario non sufficiente per il recupero inflattivo
Qualcosa dal banco deve saltare per discutere (cosa?? Tutto!!)
Avverte che i casi sono due, o si torna alla normale conflittualità lavoratori- padroni
( perché non esiste più??) o si sceglie di discutere su pochi temi.
….
Dal tavolo (ufficiale nazionale) una signora della controparte ribatte subito, che le loro sono normali richieste, i temi messi in discussione li chiedevano le aziende che rappresentavano, che il sindacato non deve aver timore di mettere in discussione argomenti ritenuti ancora dei TABU’, la crisi deve essere un’occasione di confronto a 360 gradi per il rilancio delle aziende, un’occasione da sfruttare.
Il segretario di Varese della CGIL gli ha ricordato che in questi anni ci sono state discussioni su tutti i temi tanto che nell’ultimo accordo gli abbiamo lasciato giù un pezzo di ROL ( non è un vanto)

La sensazione è che vogliano prendere tempo (cisl e uil compreso) per poi gettonare l’indennità turno in cambio di salario per chiudere.
Io dico invece che nonostante la delegazione trattante abbia più volta ribadito che non si debbano tenere più ristrette, questo contratto va avanti a riunioni con le sole segreterie, discusso su tutte le tematiche senza che noi abbiamo informazioni precise in merito (vedi anche il quasi accordo sulla sanità complementare).
Il 3 luglio è convocata la plenaria a Bologna alle 15 (al mattino ristretta?) cosa dobbiamo aspettarci??


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