lunedì 24 giugno 2013

Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni di reclusione per concussione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici“


Processo Ruby, Berlusconi condannato a 7 anni

Durissima la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano nei confronti dell'ex premier. La richiesta era stata di sei anni. Disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici

Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni di reclusione per concussione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Questa la decisione del Tribunale di Milano dopo diverse ore di camera di Consiglio in merito al processo Ruby
POLEMICHE PER BRUTI LIBERATI IN AULA - "In un processo insolito, anomalo e assurdo, ugualmente insolita e assurda è la presenza oggi in aula, in toga, al fianco del pm Sangermano, del capo della procura di Milano, Bruti Liberati". Lo ha dichiarato Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario dei deputati del Pdl. "Scopriremo solo nelle prossime ore il senso dell'apparizione di Bruti Liberati nel momento in cui i giudici sono in Camera di Consiglio per decidere e quindi nell'imminenza della sentenza sul processo Ruby nei confronti del presidente Berlusconi", ha proseguito. "Abitualmente infatti il procuratore capo della Repubblica assiste alla lettura del dispositivo. Trattandosi, tuttavia, come è evidente a tutti da ciò che è emerso dalle testimonianze e dalle udienze, quanto sta accadendo è normale per l'anormalità stessa di tutta la vicenda giudiziaria".
SANTANCHE' IN AULA - L'esponente del Pdl, Daniela Santanchè è arrivata al Palazzo di Giustizia di Milano, dove è attesa la sentenza del processo Ruby. Santanchè è entrata dall'ingresso in via Manara, passando davanti a un piccolo gruppo di manifestanti favorevoli a una condanna di Silvio Berlusconi.
ORA ALTRI CINQUE GIUDIZI - Dopo la sentenza di oggi per il caso Ruby, Silvio Berlusconi dovrà far fronte ad altri cinque "scogli" giudiziari: l'appello per il caso Unipol, il Lodo Mondadori, la causa civile con l'ex moglie Veronica Lario, il processo in primo grado a Napoli per la presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi e la Cassazione (forse in autunno) per la condanna in appello per la vicenda Mediaset.
LODO MONDADORI - Mercoledì 26 giugno davanti alla terza sezione civile della Cassazione verrà esaminato il ricorso di Fininvest contro la sentenza di secondo grado con cui era stata condannata a versare oltre 560 milioni alla Cir per la vicenda del Lodo Mondadori.
COMPRAVENDITA SENATORI - Giovedì 27 giugno, il leader del Pdl dovrà affrontare l'udienza preliminare a Napoli dopo che la Procura, il 9 maggio scorso, ha chiesto il suo rinvio a giudizio con l'accusa di corruzione per avere versato in nero tre milioni di euro a Sergio De Gregorio, all'epoca senatore eletto nell'Idv, al fine di farlo passare nelle file del centrodestra. Oltre che per il Cavaliere, il rinvio a giudizio è stato chiesto per lo stesso De Gregorio e per l'ex direttore dell'Avanti Walter Lavitola.
UNIPOL - Lo scorso 7 marzo i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano lo hanno ritenuto colpevole, assieme al fratello Paolo, di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la fuga di notizie della famosa intercettazione Fassino-Consorte ("allora abbiamo una banca") ai tempi della scalata di Unipol alla Bnl, pubblicata su 'Il Giornale' nel dicembre 2005.
SEPARAZIONE DA VERONICA LARIO - Il Tribunale a dicembre lo ha 'condannato' a versare 3 milioni al mese di alimenti alla ex moglie. I giudici di secondo grado hanno respinto, in sostanza, la richiesta del leader del Pdl di sospendere d'urgenza l'esecuzione provvisoria della sentenza, concedendo all'ex premier solo un piccolo 'sconto': dovrà versare l'assegno mensile non a partire da maggio 2010 bensì da settembre dello stesso anno.
MEDIASET - L'8 maggio scorso i giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno confermato la condanna a 4 anni di reclusione, di cui tre coperti da indulto, per Silvio Berlusconi, accusato di frode fiscale nell'ambito del processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. I giudici confermando la sentenza di primo grado hanno condannato Silvio Berlusconi a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.

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