domenica 19 maggio 2013

Fiom in piazza: serve il lavoro Epifani manca, è gelo con il Pd

OCCUPAZIONE. Migliaia di lavoratori, precari, esodati, giovani, hanno manifestato a Roma a San Giovanni

Landini bacchetta i democratici Bagnasco: il governo sia efficace Dramma della crisi a Viterbo: un cassintegrato si toglie la vita

ROMA
È il lavoro, non l´Imu, la vera priorità. E al Pd dovrebbe far più paura il fatto di essere al Governo con Berlusconi piuttosto che scendere in piazza con i metalmeccanici della Cgil. Così, in una piazza San Giovanni che ha raccolto un corteo di decine di migliaia di manifestanti, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha indicato la vera emergenza ed ha bacchettato il partito guidato da Guglielmo Epifani per aver disertato un´iniziativa che ha voluto essere «per» e non «contro».
La Fiom, ha ricordato Landini, aveva «invitato tutti», ma alla manifestazione ha aderito solo Sel con Nichi Vendola, ha partecipato un gruppo di esponenti M5S e si sono visti, sparsi, solo pochi uomini Pd, fra i quali l´ex ministro Fabrizio Barca, Sergio Cofferati, Pippo Civati, Corradino Mineo e Matteo Orfini. E in piazza San Giovanni il numero uno della Fiom non ha esitato a rimarcare certe assenze. Il segretario del Pd Guglielmo Epifani gli ha poi replicato: «Il problema non è stare in piazza, ma ascoltare la piazza e dare alla piazza le risposte». E, secondo l´ex leader Cgil, il Governo ha cominciato a darle ripartendo dal lavoro con i provvedimenti sulla cassa integrazione e sui precari della pubblica amministrazione.
Al lungo corteo dei metalmeccanici si sono uniti anche studenti, esodati e pensionati con un messaggio chiaro al governo Letta. «Senza discontinuità rispetto alle politiche targate Monti e Berlusconi», ha detto Landini, «il governo non avrà vita lunga».
Imu e Cig sono i temi che hanno tenuto banco. «L´Imu», ha detto Landini, «non è una priorità», perché al primo posto delle cose da fare ci sono i temi del lavoro. Il «problema non è cancellare l´Imu per tutti, ma tassare la ricchezza per ridistribuirla, fare investimenti pubblici, dare il via a un piano straordinario per l´occupazione ed arrivare al reddito di cittadinanza». Il rifinanziamento della Cig «è un fatto positivo, ma non è detto che quel miliardo sia sufficiente e, comunque bisogna andare oltre l´emergenza». Ad ascoltare Landini, fra gli altri, Stefano Rodotà, Gino Strada e Fiorella Mannoia, anch´essi intervenuti dal palco.
BAGNASCO. Anche il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco chiede al governo di larghe intese di avere come priorità il lavoro. È una «lama tagliente nella carne della gente», e deve essere il criterio cui sottoporre ogni giudizio sull´operato della politica. Per Bagnasco «la gente ha diritto a un Governo stabile ed efficace», e la sua tenuta, con la pacificazione tra Pd e Pdl, «è quello che auspichiamo perché il popolo si è espresso, e il verdetto delle urne è stato chiaro, pur nella sua complessità».
C´è molta attesa per la prolusione che domani terrà in Vaticano all´assemblea dei vesconi italiani, la prima dell´era Bergoglio, e dopo la formazione del nuovo governo che vede la larga alleanza più volte auspicata dalla Cei.
CASSINTEGRATO SUICIDA. Mentre a Roma si manifestava, Gennaro De Luca, 46 anni, padre di due figli, ceramista in cassa integrazione, si è suicidato gettandosi dal ponte Clementino a Civita Castellana, a Viterbo. Non ha retto alla paura di perdere il lavoro alla «Galassia», una delle circa settanta aziende del distretto ceramico della zona che, su 150 dipendenti, ne dovrebbe licenziare 53. Alcuni anni pare avesse anche avuto bisogno di rivolgersi al Sert per qualche problema di droga. Fragilità che forse si è aggiunta a fragilità in un territorio dove, negli ultimi 15 anni, è crollato il settore stoviglierie, ed è in pesante crisi quello dei sanitari.


dal  BRESCIAOGGI


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