martedì 28 maggio 2013

BRESCIA: ANALISI DEL VOTO ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2013. VINCE L’ASTENSIONE

astensionismoSi sono chiuse le votazioni per il primo turno delle amministrative di . Il 9 e 10 giugno si andrà al ballottaggio tra Emilio Del Bono, centrosinistra, e l’uscente Adriano Paroli, centrodestra staccati l’uno dall’altro di 50 voti. Del Bono è in testa di un soffio, Paroli rispetto al 2008 ha perso in termini percentuali quasi il 14%. Interessante però leggere i numeri andando oltre che le percentuali, falsate dai dati dell’affluenza in crollo.
In questo senso Paroli ha perso rispetto a cinque anni fa poco meno della metà dei suoi elettori: è passato da 61mila voti a poco più di 34mila, mentre del bono ha perso circa 8mila voti passando da 42mila a 34mila.  In Consiglio comunale a Brescia entreranno altre tre liste: quella che aveva come candidato sindaco Francesco Onofri, che ha raccolto 7,4% e ha raddoppiato i voti rispetto a 5 anni fa passando da 3mila a oltre 6mila preferenze, Il movimento 5 Stelle che ha raccolto 6500 voti e la lista che faceva riferimento a Laura Castelletti che ne ha raccolti 6200, perdendone quindi circa 1600 rispetto al 2008. Fuori dal Consiglio tutti gli altri tra cui la lista di Rifondazione comunista, che ha raccolto lo 0,65%,  Brescia solidale e libertaria per i beni comuni con lo 0,58%, e  Donne per Brescia con lo 0,25%.
A livello di liste, che determineranno la presenza in Consiglio comunale, il Pd è in testa con il 27,5% dei voti, perdendo comunque 7 mila voti rispetto al 2008, e staccando di quasi 13 punti percentuali il PdL, fermo al 14,4%. Un abisso rispetto al 28% di 5 anni fa e che in termini numerici significa la perdita di 18 mila voti, passando da 29 mila di 5 anni fa e 11mila di ieri. Da considerare però ll’ingresso della civica “X Brescia” che appoggia il centrodestra e sfiora il 10% con oltre 7 mila voti. Crolla la Lega Nord: è solo il quarto partito a Brescia con meno del 9%, rispetto al quasi 16% del 2008. In termini numerici la Lega è passata da  oltre 16mila voti a poco più di 6 mila, perdendone quindi diecimila in cinque anni. Ben oltre un dimezzamento di voti rispetto alle ultime politiche anche per il Movimento 5 Stelle  fermo al 6,7%  e passato dalle 14 mila preferenze di febbraio in città a poco più di 5 mila, mentre “Al lavoro con Brescia” di Marco Fenaroli, civica di sinistra a sostegno di Del Bono, arriva a quota 4,6% e  conquistando oltre 3500 voti.
Infine i singoli. Il più votato è stato il vicesindaco uscente, il leghista Fabio Rolfi, con 1300 preferenze. Dopo di lui i pidiellini Mattia Margaroli (presidente circoscrizione Ovest) e Margherita Peroni. Sul fronte opposto, bene Marco Fenaroli, di “Al lavoro con Brescia”, in ticket con Francesca Parmigiani, ex presidente Anpi Nuova Resistenza. A chiudere il Pd: in testa ci sono Valter Muchetti, la consigliera provinciale Laura Parenza e Gigi Fondra.
Fin qui i numeri di chi ha votato. Il primo partito, a Brescia come in molte altre città italiane è, però, quello dell’astensionismo, aumentato del 20% rispetto a 5 anni fa: dall’85 al 65%. A Brescia un elettore su tre non si è recato alle urne, 30mila in più sul  2008. Per la prima volta al voto sono quindi andati meno di 100mila bresciani. Anche nel resto d’Italia è il non voto che colpisce: affluenza nazionale solo al 62% , un crollo di oltre 15 punti che diventano 21 a Roma.



Fiorenzo Bertocchi commenta il risultato suo e del suo partito (PRC)
Marco Fenaroli commenta il risultato della lista “Al lavoro con Brescia”
Laura Gamba commenta il risultato suo e del M5s
Brescia solidale e libertaria per i beni comuni non ha per il momento voluto commentare il risultato.

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