Oltre sedici milioni e mezzo di pensionati, la metà dei quali percepisce
meno di mille euro al mese. Ma oltre il 13% è addirittura sotto i 500.
E’ questa la fotografia del sistema pensionistico italiano scattata oggi
(17 aprile) dall’Istat.
Secondo l’Istituto di statistica, i pensionati nel 2011 erano 16,7 milioni, circa 38 mila in meno rispetto al 2010. sottolineando che in media ognuno di essi percepiva (tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione) 15.957 euro all’anno, 486 euro in più del 2010.
Quasi la metà dei pensionati, circa 7,4 milioni, il 44,1% del totale, riceve redditi da pensione per un importo mensile inferiore a 1.000 euro, comunica l’Istat. Per 2,2 milioni (il 13,3%) le prestazioni, però, non superano i 500 euro. Il 23,1% prende tra i 1.000 e i 1.500 euro e il restante 32,8% percepisce un importo superiore ai 1.500 euro.
Secondo l’Istituto di statistica, i pensionati nel 2011 erano 16,7 milioni, circa 38 mila in meno rispetto al 2010. sottolineando che in media ognuno di essi percepiva (tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione) 15.957 euro all’anno, 486 euro in più del 2010.
Quasi la metà dei pensionati, circa 7,4 milioni, il 44,1% del totale, riceve redditi da pensione per un importo mensile inferiore a 1.000 euro, comunica l’Istat. Per 2,2 milioni (il 13,3%) le prestazioni, però, non superano i 500 euro. Il 23,1% prende tra i 1.000 e i 1.500 euro e il restante 32,8% percepisce un importo superiore ai 1.500 euro.
Le donne rappresentavano, nel 2011, il 52,9% dei pensionati e
percepivano assegni di importo medio pari a 13.228 euro, contro i 19.022
euro degli uomini). L’Istituto sottolinea che oltre la metà delle donne
(53,4%) riceveva meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo
(33,6%) degli uomini.
Secondo i ricercatori dell’Istituto, inoltre, nel 2011 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche in Italia è pari a 265,963 miliardi di euro, aumentata del 2,9% rispetto all’anno precedente. Mentre la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,2 punti percentuali (16,85% contro il 16,66% del 2010).
Secondo i ricercatori dell’Istituto, inoltre, nel 2011 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche in Italia è pari a 265,963 miliardi di euro, aumentata del 2,9% rispetto all’anno precedente. Mentre la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,2 punti percentuali (16,85% contro il 16,66% del 2010).
Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71,6% della spesa pensionistica
totale, quelle ai superstiti il 14,7%, quelle di invalidità il 4,2%. Le
pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l’1,7%.
Il 47,9% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del
Centro e il restante 31,6% nel Mezzogiorno.
Il 67,4% dei pensionati è titolare di una sola pensione, il 24,8% ne percepisce due e il 6,5% tre; il restante 1,4% è titolare di quattro o più. Nel 2011, inoltre, il 27,8% dei pensionati nel 2011 aveva meno di 65 anni, il 49,2% aveva un’età compresa tra 65 e 79 anni, il 23% ne aveva più di 80, continua l’Istat.
Il 67,4% dei pensionati è titolare di una sola pensione, il 24,8% ne percepisce due e il 6,5% tre; il restante 1,4% è titolare di quattro o più. Nel 2011, inoltre, il 27,8% dei pensionati nel 2011 aveva meno di 65 anni, il 49,2% aveva un’età compresa tra 65 e 79 anni, il 23% ne aveva più di 80, continua l’Istat.
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3 commenti:
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