Allarmato per il persistere ed il peggioramento dei tagli
lineari ed indiscriminati alle spese sociali operati dal Comune di
Brescia, tagli che “hanno ricadute pesanti sui servizi rivolti alle
persone con disabilità ed alle loro famiglie”, il Comitato ‘Cittadini
come tutti’ ha chiesto un mese fa “un incontro urgente al sindaco
Adriano Paroli per confrontarsi su questi temi, senza ottenere
risposta”.
A seguito di questo mancato incontro, i disabili bresciani
si ritrovano sabato 13 aprile alle 11,00 in Piazza Vittoria a Brescia
per dire polemicamente “Grazie Bigio”, in riferimento alla statua che,
una volta restaurata, sarà ricollocata nella sua originaria posizione, e
segnalare come “l’Amministrazione Comunale ritenga prioritaria la
ricollocazione di una statua piuttosto che rispondere ai bisogni ed ai
diritti di cittadinanza delle persone disabili”.
Aderiscono al Comitato le Associazioni: Aias (Ass. Italiana Assistenza Spastici) – Alleanza salute mentale – Anffas (Ass. Famiglie persone con disabilità intellettiva e relazionale) - Diabete Brescia – Slow Time – Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) – Uildm (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare).
In una lettera aperta il Comitato ha evidenziato che “150mila euro corrispondono al costo di seimila ore di educatore professionale o settemila di ausiliario socio-assistenziale, o ancora a 18 posti per un anno in un centro diurno per persone con disabilità grave. Se poi vogliamo essere fiscali, 150mila euro corrispondono esattamente alla cifra necessaria per garantire i finanziamenti per il 2013 dei progetti a sostegno dei disabili non autosufficienti per i quali però il Comune dice di non avere fondi”.
http://www.bresciapoint.it
Aderiscono al Comitato le Associazioni: Aias (Ass. Italiana Assistenza Spastici) – Alleanza salute mentale – Anffas (Ass. Famiglie persone con disabilità intellettiva e relazionale) - Diabete Brescia – Slow Time – Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) – Uildm (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare).
In una lettera aperta il Comitato ha evidenziato che “150mila euro corrispondono al costo di seimila ore di educatore professionale o settemila di ausiliario socio-assistenziale, o ancora a 18 posti per un anno in un centro diurno per persone con disabilità grave. Se poi vogliamo essere fiscali, 150mila euro corrispondono esattamente alla cifra necessaria per garantire i finanziamenti per il 2013 dei progetti a sostegno dei disabili non autosufficienti per i quali però il Comune dice di non avere fondi”.
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1 commento:
e pensare che l'apologia al fascismo è un reato sancito dalla costituzione....
quando il sonno della ragione genera mostri....
ciao
guru
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