«Si
cessi ogni rapporto con la sezione locale dell’Anpi» recita il
provvedimento choc approvato dalla Circoscrizione 9 Nizza-Lingotto.
Proposto dall’opposizione di centrodestra è passato «grazie al voto dei
grillini e all’astensione o alla non partecipazione al voto determinante
di quelle forze che detengono la maggioranza consiliare, Pd, Sel, Idv»
denunciano il segretario torinese di Rifondazione Ezio Locatelli e Juri
Bossuto, già candidato a sindaco per Fds. Al centro della polemica sono
finite le celebrazioni del 25 aprile dell’anno scorso, tra cui un dj
set.«Un rave che ha recato disturbo agli abitanti e gravi danneggiamenti» ha accusato il centrodestra. La sezione locale dell’Anpi replica il suo ruolo sul territorio: «Non siamo un gruppetto di ragazzotti ventenni che “si fuma le canne, beve, rutta e compie atti vandalici in giro per il quartiere”, ma persone che da anni si impegnano». Locatelli e Bossuto, parlando di «provvedimento vergognoso», hanno invitato il sindaco Fassino, il consiglio comunale e le associazioni democratiche «a una immediata presa di distanza dalla scelta di una circoscrizione avulsa da un minimo di cultura storica e costituzionale».
La maggioranza, dopo il voto, con il presidente Giorgio Rizzutto, Pd, fa mea culpa, definendo l’episodio una leggerezza oltre che una sconfitta. Ha scritto all’Anpi: «Questa maggioranza non è riuscita a evitare la trappola politica architettata dall’opposizione». L’Anpi locale ha deciso di autofinanziare varie iniziative tra cui una biciclettata tra le lapidi partigiane.
M. RAV.
da il manifesto
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