domenica 27 luglio 2008

RICOMINCIAMO: UNA SVOLTA A SINISTRA

PAOLO FERRERO VINCE IL CONGRESSO E SARA' IL NUOVO SEGRETARIO

è stato eletto segretario di Rifondazione con 142 sì e 134 no. Su 281 votanti ci sono stati anche un astenuto e quattro schede bianche, del comitato politico nazionale.

Nella segreteria del partito che sarà eletta nel primo Comitato politico di settembre siederanno compagni dalle storie diverse.
Per la prima volta ci saranno i trotzkisti di Claudio Bellotti mentre farà ritorno Claudio Grassi, leader della corrente di Essere Comunisti che negli anni passati ha ricoperto l'incarico di tesoriere. Insieme a loro ci saranno poi i rappresentanti dell'Ernesto, la minoranza di Fosco Giannini. La 'rabbia' dei 'vendoliani' era difficile da nascondere, anzi, il ragionamento che si faceva a caldo era che l'accordo tra Ferrero e le altre mozioni era chiuso da mesi. Sepolta l'ipotesi di una costituente di sinistra con il cambio di casacca della maggioranza interna, la nuova Rifondazione di Ferrero ripartirà "dal basso" costruendo "un'opposizione sociale al governo Berlusconi". Nessuna ipotesi di superamento del partito o scioglimento in altri soggetti della sinistra, anzi, ripartire il prima possibile con il rilancio del partito che dovrà presentarsi alle Europee con il suo simbolo. Ma soprattutto "autonomia" dal Partito Democratico. Il neo segretario poi tende la mano alla minoranza guidata da Vendola ribadendo l'intenzione di procedere ad "una gestione unitaria del partito" e facendo intendere di considerare anche i 'vendoliani' parte della segreteria. Gli sconfitti però non sembrano pensarla allo stesso modo.
Il documento di Paolo Ferrero ha vinto il VII congresso di Rifondazione Comunista. Il testo è stato votato da 342 delegati.
Il documento presentato da Gennaro Migliore e che riferiment
o alla mozione 2 di Nichi Vendola ha ottenuto 304 voti.
I votanti sono stati 646.
"C'é stata una riunione della commissione politica e la mozione 2 l'ha abbandonata. Li è stato elaborato un testo in cui si dice cosa deve fare Rifondazione. Sono molti i punti che ci uniscono anche con la mozione due, se quest'ultima non avesse voluto impostare la discussione congressuale su una linea come se fosse l'unica possibile". Lo afferma Ramon Mantovani, esponente della mozione uno, nel corso di un'intervista a Radio Popolare. Mantovani insiste sulla necessità che per il partito vi sia "una gestione diversa rispetto a quella tenuta fino ad ora, solo a maggioranza. Noi - sottolinea - abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla gestione unitaria del partito perché si può dissentire su un punto ma poi condividere l'impostazione generale e partecipare alle decisioni. Negli ultimi tempi - conclude Mantovani - persino io che ero uno dei componenti della direzione nazionale e parlamentare in carica venivo a sapere le decisioni prese dalla televisione. Voglio rovesciare questo metodo".
Il colpo di scena (atteso) era arrivato poco prima di pranzo: Nichi Vendola ammette che non diventerà segretario e annuncia la nascita di una corrente di minoranza, smentendo qualsiasi ipotesi di scissione.
Da parte mia, vedo con soddisfazione, al risultato finale del congresso nazionale,visto che ho appoggiato la mozione 1 di Ferrero al congresso provinciale oltre che di circolo.
Adesso la linea politica di Rifondazione è tracciata, spero vivamente che tutti si Ricominci unitariamente davvero, come a parole da tutti ho sentito dire, a far ripartire il partito,(anche a Brescia) perchè c'è bisogno URGENTEMENTE di un'opposizione vera, riempire le piazze, contro questo governo/confindustria, che sta massacrando i diritti sociali e sindacali del paese
RICOMINCIAMO DAVVERO!

nelle foto:gli iterventi di Ferrero e Vendola, discussioni Grassi/Ferrero, l'asse Vendola, Giordano Zipponi, io e il mio amico Abramo con Ferrero quando è venuto a Brescia, Bertinotti/Sansonetti increduli.

VII CONGRESSO PRC - Pubblichiamo il documento politico approvato dalla maggioranza (342 voti a favore su 646) della platea congressuale:

“OdG Conclusivo

Il Congresso considera chiusa e superata la fase caratterizzata dalla collaborazione organica con il PD nella fallimentare esperienza di governo dell’Unione, dalla presentazione alle elezioni della lista della Sinistra Arcobaleno e dalla sbagliata gestione maggioritaria della direzione del partito.
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