Il
compito di un segretario generale è quello di far applicare i principi
dello statuto. In più di cento anni di vita, nella Cgil hanno sempre
vissuto in maniera dialettica posizioni diverse. Il dissenso non si è
mai risolto a colpi di ricorsi. Questa, invece, è una grave regressione
democratica.
Del resto, io nella riunione del Direttivo della Cgil l’avevo detto: l’accordo sulla rappresentanza
deve essere sottoposto al voto dei lavoratori. E visto che Cisl e Uil
non erano disponibili alla consultazione, ho chiesto di far votare gli
iscritti alla Cgil, come stabilisce lo statuto della Cgil. Senza questo
voto — l’ho detto e lo ripeto — non mi sento vincolato a rispettare
quell’accordo.(intervista di Maurizio su "la Repubblica")
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