Mega depuratore: funziona a «batteri» e sarà ultimato entro la fine di ottobre
TORBOLE CASAGLIA. L´enorme digestore sostituirà progressivamente gli impianti ormai antiquati che servono nove Comuni
In futuro potrebbe coprire le necessità del doppio degli abitanti
attuali Le acque bianche saranno usate per l´agricoltura della zona,
fino a Dello
L´enorme «digestore» consortile già dalla fine di quest´anno sostituirà
progressivamente gli otto attuali e datati depuratori dei nove Comuni
dell´asta del torrente Gandovere: Torbole Casaglia, Castelmella,
Castegnato, Monticelli Brusati, Ospitaletto, Passirano, Rodengo Saiano,
Roncadelle e Ome. In principio servirà i circa 70mila abitanti del
territorio. Ma il mega impianto è stato progettato per raggiungerne ben
93mila e, in futuro, il complesso potrà essere potenziato fino a
coprirne 155mila.
È un piccolo gioiello tecnologico il depuratore «a
fanghi attivi con stabilizzazione anaerobica» che è in fase di
realizzazione avanzata nelle campagne sud di Torbole Casaglia da parte
di Gandovere Depurazione (associazione temporanea d´impresa controllata
al 73% da Cogeme, al 24% da Syderidraulic Sistem Spa e al 3% da
Consorzio Uniland). Ieri il cantiere è stato visitato dagli
amministratori dei 9 Comuni, dall´assessore provinciale all´Ecologia
Stefano Dotti, dal numero uno di Gandovere Depurazione Eugenio Taglietti
e da presidente e direttore di Cogeme, Dario Fogazzi e Paolo Saurgnani.
«Il cantiere sarà ultimato entro ottobre» ha confermato il
direttore dei lavori Mauro Olivieri. «I lavori sono al 75-80% del loro
iter. Sono terminate le lavorazioni civili, mentre da fine 2012 sono
state avviate le carpenterie e da febbraio i montaggi delle
apparecchiature elettromeccaniche. A fine maggio è scattata la
realizzazione dell´impianto elettrico e di automazione. Il cantiere del
collettamento, che procede mediamente con tre squadre, ha completato la
posa di circa 19 chilometri di fognatura su 23» ha aggiunto. «Oltre al
cantiere del depuratore, attualmente ne sono attivi altri: uno a Torbole
e due a Rodengo Saiano per le opere di colletta mento». L´intero
sistema ha un costo di 25 milioni di euro ed è realizzato da Gandovere
Depurazione con la formula del project-finance, in cambio cioè di una
concessione pluriennale del servizio.
LE LINEE DI TRATTAMENTO sono
tre, con una portata di 2.900 metri cubi all´ora. Le «acque nere» in
entrata verranno trattate anche con l´intervento di appositi batteri
che, in sintesi, contribuiranno attivamente a «digerire» e purificare i
reflui fognari. Le «acque bianche» in uscita verranno poi immesse nel
Vaso Quinzanello e saranno utilizzate per usi irrigui fino a Dello.
L´impianto sfrutterà anche il biogas prodotto nel processo: grazie a un
impianto di cogenerazione verrà trasformato in energia elettrica,
coprendo fino al 20% del fabbisogno.
dal BRESCIAOGGI
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