Il Ddl semplificazioni prevede nelle sue pieghe una deregolation delle norme di prevenzione dei rischi sul lavoro. Lo scrive oggi il quotidiano Repubblica ma lo dicono anche i sindacati, confederali e di base. Particolarmente colpito sarà il settore edilizio, dove questa deregolamentazione si lega alle norme previste per facilitare proprio l’apertura dei cantieri. Queste decisioni vengono prese in un paese dove in media 3-4 persone al giorno muoiono proprio mentre si trovano al lavoro.
Il servizio con Oriella Savoldi, segreteria Camera del Lavoro di Brescia. Ascolta
Dall’inizio dell’anno ad oggi ( 20 giugno ) sono documentati 266 lavoratori morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Il 33,7% sono morti in agricoltura dei quali la maggioranza schiacciati dal trattore che guidano, il 28,2% in edilizia, il 16,6% nei servizi, il 6% nell’industria (compresa la piccola industria e l’artigianato), il 4,5% nell’autotrasporto, molti altri morti sono in altre categorie che sono percentualmente più basse. Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano le 470 vittime (stima minima).
Nel 2012 sono morti 1180 lavoratori (stima minima) di cui 625 SUI LUOGHI DI LAVORO ( tutti documentati). Si arriva a superare il numero totale di oltre 1180 vittime se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere e sulle strade che sono considerati giustamente, per le normative vigenti, morti per infortuni sul lavoro a tutti gli effetti. L’Osservatorio considera “morti sul lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa e dalla loro età.
http://www.radiondadurto.org/
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