COMUNICATO
Da pochi mesi è iniziata la cassa integrazione straordinaria
e nonostante accordi, chiarimenti e condivisioni tra la direzione e la RSU, la
situazione nei reparti e negli uffici continua a non essere chiara
sull’applicazione della rotazione da parte dei responsabili.
La RSU si sta impegnando su un continuo controllo per la più
ampia rotazione della CIGS, pur tenendo conto della professionalità ed esigenze
tecniche di uffici/reparti come prevedono gli accordi in Assolombarda e al
Ministero, ma l’azienda deve migliorare gli strumenti d’informazione preventiva
che ci permette di segnalare le anomalie continue dei responsabili, poco
propensi ad attuarla.
Da parte nostra costatiamo che è vero che l’azienda
interviene IN PARTE ad ogni segnalazione di aggiustamento sulla rotazione da
parte della RSU, ma continuiamo a registrare da parte di alcuni responsabili (
ma anche dal dirigente della produzione)
una poca attenzione naturale sulla rotazione nei reparti e uffici, specialmente
sui part-time e sui monoreddito, questo a prescindere dalle professionalità che
servono per lavorare.
Questo è inaccettabile
Continuano atteggiamenti intimidatori dei responsabili verso
i lavoratori, usando la cassa come strumento ricattatorio sulla malattia e sul
rendimento produttivo.
Questo è inaccettabile
In certi uffici/reparti da parte di alcuni addetti si insiste
con “con ore aggiuntive al normale orario di lavoro”
con dei responsabili che, di
fatto, fanno il lavoro dei loro colleghi in CASSA.
Questo è inaccettabile
Abbiamo in azienda Stagisti ( con contratto a lungo termine)
che, di fatto, lavorano in autonomia, a volte con orari oltre le 8 ore
giornaliere e non facendo le chiusure collettive di CIGS, che in un regime di cassa così pesante anche questo sia inaccettabile
e sia al limite dell’intermediazione di manodopera, se non verrà riorganizzato
il loro ruolo (non ce ne vogliano) non devono stare più in azienda
altrimenti pensiamo che ci rivolgeremo agli organi competenti.
Continuiamo a pensare che in una crisi così dura, non deve
esistere che una dirigenza come la CF Gomma in continuo ridimensionamento di
personale, possa continuare ad avvalersi
di vecchi consulenti di contingente peso economico.
Nella discussione dei giorni scorsi tra la direzione e la RSU si
è condiviso i seguenti principi:
I nominativi delle persone messe in cassa nei vari reparti e
uffici devono essere basati sulla NON
PRESENZA, quindi una volta pianificata l’organizzazione del lavoro e la
rotazione della cassa da parte dei responsabili, se da parte dei lavoratori in
alternativa vengono chieste ferie o permessi retribuiti di qualsiasi altro
tipo, devono essere concessi senza un
ulteriore incremento di CIGS.
Non dimentichiamo che è stato sottoscritto anche un accordo
sulla maturazione delle ferie ed ex festività intere su una franchigia di 5
giorni.
Inoltre il carico di presenza per riuscire a lavorare nel
proprio ambito (tenendo conto del carico del momento) da parte del responsabile
deve essere valutato in ore di presenza dell’ufficio
o reparto e non sulla singola persona.
La RSU ha anche già comunicato all’azienda che da questi
giorni in avanti se gli atteggiamenti e l’organizzazione della cassa da parte
dei responsabili non avrà un cambio di marcia, denotando di non rispettare gli
accordi, saranno intraprese tutte le iniziative sindacali necessarie, non
necessariamente iniziando con lo sciopero ma con azioni eclatanti sull’immagine
di questa azienda e della gestione negativa dei suoi dirigenti che ricade
pesantemente sui lavoratori.
La RSU
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