Significativa e partecipata
la "Fiaccolata della Liberazione" di martedì 23 aprile, che l'Amministrazione Comunale di Rodengo Saiano ha organizzato in collaborazione con
l'Anpi Provinciale, l'ANPI zona Brescia Ovest, le Fiamme Verdi e il Comune di
Ome.
Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione dell'ANPI di Ospitaletto insieme la viceSindaco Patrizia Chiodelli.
Il corteo partito alle 20.30 dal frantoio, l'ex cascina Damiani, e concludosi nel luogo simbolo della Liberazione come Villa Fenaroli, ricordo della resistenza e dell'ecidio di partigiani franciacortini.
Villa Fenaroli di Corneto, a Rodengo Saiano, durante l’occupazione
nazifascista ospitava la sede il comando delle SS naziste. In quel luogo, tra
il 26 e il 27 aprile 1945, furono imprigionate, brutalmente torturate e
infine fucilate dieci persone accusate di attività partigiana.
L’ordine di giustiziare il gruppo di partigiani guidati dal segretario
comunale dell’epoca Gian Battista Vighenzi, fu impartito dal maggiore delle SS
Luis Thaler comandante delle Unità armate di riserva Italiane. Più che di
un’azione contro gli insorti si trattò di una vile rappresaglia, frutto di una
vendetta delle truppe tedesche in fuga.
Le SS trucidarono Gian Battista Vighenzi, Giuseppe
Malvezzi, Luigi Mario Andreis, Giuseppe Caravello, Giovanni Ceretti, Pietro
Giovanni Falappi, Angelo Franchini, Gaetano Mirino Carlo Lumini, Giovanni Luigi
Pezzotti, Enea Olivo e Gastone Tiego.
L’ufficiale
tedesco venne arrestato il 30 aprile dal Comitato di liberazione nazionale di
Adro. Accusato della strage, Thaler subì un processo sommario e fucilato
il 2 maggio 1945.
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