lunedì 22 aprile 2013

Dalla presidente Boldrini una lettera alla Fiom-Cgil sul 25 aprile

IL MESSAGGIO

laura boldrini
Con una lettera inviata alla Fiom Cgil di Brescia, la presidente della Camera, Laura Boldrini, torna a porre l'accento sull'importanza dei festeggiamenti del 25 aprile. “La celebrazione della Liberazione non è mai una formalità - si legge nella lettera scritta da Laura Boldrini - questa ricorrenza ci chiama tutti al ricordo e alla riflessione. Al ricordo innanzitutto delle tante persone che hanno combattuto e hanno dato la vita per la democrazia e la libertà. Celebriamo la liberazione dell’Alta Italia dall’occupazione tedesca e dalla Repubblica di Salò. Ma celebriamo anche i valori della Costituzione, il rifiuto della guerra, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Il 25 aprile segna la conclusione di una vicenda drammatica e il punto di partenza della ricostruzione della democrazia italiana. Durante l’occupazione tedesca dell’Italia e la ritirata, la popolazione civile fu vittima di atti di sterminio programmato e sistematico. Decine di migliaia di italiani finirono nelle mani dell’apparato delle S.S. e della polizia tedesca, principale responsabile della deportazione di circa 24.000 oppositori politici italiani nei campi di concentramento tedeschi e di circa 7.000 ebrei nei campi di sterminio. L’aspetto più agghiacciante di questa spirale di violenze è costituito da stragi, uccisioni indiscriminate di popolazione civile che vennero definite genericamente ‘rappresaglie’. Si trattava in realtà di operazioni di rastrellamento del territorio, volto a terrorizzare la popolazione, per impedire qualsiasi sostegno alla Resistenza. Le stragi delle Fosse Ardeatine, di Sant’Anna di Stazzema, di Marzabotto e gli altri eccidi stanno a ricordarci che non possiamo abbassare la guardia dai tentativi di rimozioni o di fasulla revisione storica. Sapremo onorare questo impegno di ricordo, di conoscenza e di lotta per un futuro migliore. Lo faremo con l’esperienza degli anziani e con la passione dei giovani, proprio come fu dal 1943 al 1945. Lo faremo con l’etica della convinzione e con lo spirito aperto che guarda al futuro, con speranza e con determinazione”.
Fonte: lettera laura boldrini
 
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