martedì 19 marzo 2013

No alla discarica Bosco Stella - Pressing sulla Giunta Maroni

AMBIENTE. I comitati rilanciano l´iniziativa per bloccare l´iter del piano, osteggiato apertamente anche dai Comuni. «La buca dei veleni di Ospitaletto ennesima conferma: il territorio è già compromesso, è tempo di dire basta»

 Una delle scorse manifestazioni contro la discarica Bosco Stella: partono gli appelli alla nuova ...

Sulla discarica dei veleni fra Ospitaletto e Travagliato prende posizione anche il Comitato salute e ambiente di Ospitaletto. Lo fa per riportare sotto i riflettori anche il tema «Bosco Stella», la discarica progettata nella vicina Castegnato, il cui iter resta in sospeso nell´attesa che sia insediata la nuova Giunta regionale lombarda.
L´ASSUNTO è il seguente: la scoperta della «buca dei veleni» al confine con Ospitaletto è l´ennesima dimostrazione della fragilità del territorio, che non è in condizione di accogliere ulteriori discariche, siano abusive o autorizzate.
Mentre il sindaco ospitalettese Giovanni Battista Sarnico ha chiesto che si faccia luce sulla vicenda e che si metta in sicurezza l´area, il Comitato allarga dunque gli orizzonti.
«Le notizie sul ritrovamento dell´ennesima discarica abusiva, incontrollata e priva di qualsiasi protezione - dicono gli ambientalisti - conferma le nostre preoccupazioni sull´elevato livello di compromissione ambientale in cui versa il nostro territorio che - sottolinea il portavoce del Comitato Fausto Bondioli - è al limite di un paesaggio che dovrebbe essere di elevato pregio come la Franciacorta. E questo rafforza la nostra convinzione sull´assoluta non idoneità a ricevere nuove discariche».
Sulle «nuove discariche», non abusive ma non meno preoccupanti per i comitati, il riferimento è chiaro: «Ci riferiamo all´iter di richiesta da parte di Aprica A2a dell´autorizzazione per la realizzazione di una nuova discarica denominata Bosco Stella, a Castegnato, attualmente in attesa del parere di Valutazione di impatto ambientale della Regione».
Il Comitato ricorda l´impegno portato avanti per scongiurare l´insediamento della discarica Bosco Stella.
«Più volte ci siamo rivolti ad ogni ordine di istituzione coinvolta nel procedimento autorizzativo, per scongiurare l´apertura del nuovo impianto sulla base dei pareri negativi espressi in particolare dall´Arpa e dall´Asl, che ha dichiarato che il progetto dei richiedenti è stato sviluppato senza mai tener conto del contesto territoriale esistente, della situazione di degrado ambientale che non può essere ulteriormente gravata da impatti insostenibili per la qualità della vita dei residenti. Per questo, oltre alle motivate ragioni di contrarietà a nuove discariche, chiediamo alle istituzioni preposte urgenti interventi di bonifica».
IL COMITATO rilancia dunque l´allarme comprensoriale: «Siamo in attesa dell´insediamento della nuova Giunta della Regione Lombardia per ritornare a far sentire con maggior forza le nostre ragioni, affinché venga definitivamente espresso un parere negativo sulla Valutazione di impatto ambientale dell´impianto - conclude Bondioli -. Ci auguriamo di trovare orecchie meno sorde di quelle precedenti e sensibilità più attente alla tutela del territorio. Tutto questo, soprattutto, alla luce della recente discarica scoperta nella zona dai Noe». 
  
Castegnato blinda il sito nel suo Pgt

Il sindaco di Castegnato, Giuseppe Orizio, ricorda che il «no» alla discarica Bosco Stella è già stato messo nero su bianco dal suo Comune.
«IL 18 GENNAIO abbiamo dato approvazione definitiva alla variante al Piano di governo del territorio, che esclude la realizzazione di cave o discariche a Bosco Stella. Quel sito - ricorda il sindaco - è stato da noi destinato a ospitare il "Polo delle energie", con centri di ricerca nel settore delle rinnovabili, campi fotovoltaici e in genere attività che promuovano produzioni e tecnologie non inquinanti».
Non c´è posto per discariche, questo è chiaro: «Abbiamo deciso di dare impulso all´insediamento del Polo energetico anche per occupare materialmente il sito, in modo da impedire che anche in futuro l´area possa finire nel mirino di attività di scavo, scarico e stoccaggio di scorie o rifiuti».
Tutto molto chiaro, scritto e approvato. Il finale di partita si gioca però in Regione, dove dovrà essere cassata la Valutazione d´impatto.

dal BRESCIAOGGI

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