Ospitaletto 15 maggio 2012.

Gli interventi dei relatori Dante
Buizza e Giuseppe Orizio, rispettivamente Sindaci dei Comuni di Travagliato e
Castegnato, hanno fatto chiarezza su alcuni punti che strumentalmente venivano
utilizzati per mettere in discussione la determinazione di Comitati ed Amministrazioni
Comunali nell’azione di contrasto alla realizzazione della discarica Bosco
Stella.

-) dimensioni limitate che
rendono percorribile e dimostrabile la possibilità di finanziamento pubblico;
-) esclusione dal piano
provinciale cave e quindi la possibilità di intervenire a livello Comunale;
-) destinazione a bosco ceduo;
-) ultimazione dell’attività di
escavazione.
Tutte condizioni non applicabili,
purtroppo, a Bosco Stella
Orizio ha evidenziato come a 60
gg dalla riunione di concertazione in Regione Lombardia per il parere di
impatto ambientale, stiamo assistendo ad un silenzio “onomatopeutico”, un
silenzio che rimbomba e che preoccupa, invitando tutti a lasciar perdere tentativi
“miracolistici” per cercare di opporsi alla discarica intentati e proposti da
chi invece è cieco e sordo nei confronti di chi ha la responsabilità
dell’eventuale autorizzazione: Provincia di Brescia che si è resa protagonista
di un documento di VIA possibilista, e Regione Lombardia. Ha inoltre ricordato
la variante in corso al PGT di Castegnato con la proposta del polo dell’energia
che sarà comunque efficace solo a seguito del diniego dell’autorizzazione della
discarica perché la normativa vigente prevede, in caso di autorizzazione
regionale, la deroga nei confronti di qualsiasi previsione dagli strumenti
urbanistici comunali.
-) Patitucci, consigliere
Regionale IDV, che ha elogiato la caparbietà dei comitati ed ha ricordato le
iniziative in consiglio regionale che hanno portato all’approvazione unanime di
una mozione di contrarietà a Bosco Stella;
-) Bertocchi, segretario
provinciale PRC, che ha invitato la politica “ad andare con i piedi nel piatto”
ricordando le responsabilità oggettive di chi governa che hanno portato a
questa situazione privilegiando interessi privati a discapito della
collettività e la necessità di una “politica dei rifiuti” con la proposta di un
Legge di iniziativa popolare;
-) Bisinella, segretario
provinciale PD, che ha esposto le iniziative del suo partito a sostegno della
battaglia contro l’autorizzazione della discarica ricordando, essendo anche
Sindaco di Leno, che i Sindaci sono i primi responsabili della salute dei
propri cittadini.
Grave e significativa l’assenza
di qualsiasi rappresentante dei partiti di maggioranza in Provincia e Regione.
Numerosi anche gli interventi del
pubblico presente: Attilio Andreoli, Silvio Parzanini, Daniele Pigoli, Fausto
Bondioli, Giuseppe Mazzetti, Giovanni Battista Sarnico e Federico Cristini.
Nelle repliche finali Buizza ha
auspicato una modifica della Legge che comporti una sorta di “federalismo
espropriativo” dove il diritto di escavazione sia pubblico e concesso
dall’Amministrazione Comunale mentre Orizio ha riportato l’attenzione
sull’individuazione di chi può decidere e cioè le forzde politiche che
governano Provincia e Regione.
Siamo molto soddisfatti della
serata che ha contribuito a fare chiarezza su alcuni punti che davano adito a
fraintendimenti ed abbiamo richiamato la politica, responsabile vera
dell’eventuale autorizzazione di Bosco Stella, a passare dalle parole ai fatti.

I Comitati non si fermeranno e
saranno vigili, come ricordato la settimana scorsa all’Assessore Regionale Belotti
vogliamo essere interpreti del suo pensiero “la Franciacorta è un ben di Dio da tutelare e salvaguardare…………..le
soluzioni calate dall’alto non vanno da nessuna parte” ed in merito al suo
pensiero di “federalismo” nello stoccaggio dei rifiuti dove vengono prodotti,
ricordiamo che per oltre 30 anni nel nostro territorio sono stati stoccati
rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia e non solo, e che se è vero che
Brescia ha una produzione industriale considerevole e quindi una proporzionale
produzione di rifiuti industriali, è anche vero che questa presenza industriale
è portatrice già di per sé di criticità e compromissioni ambientale che i
cittadini del bresciano subiscono, per una produzione di cui però non fruiscono
in “esclusiva”.
Giuseppe Antonini
Comitato
Salute e Ambiente di Ospitaletto
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