mercoledì 16 maggio 2012

AD OSPITALETTO SI DISCUTE DI BOSCO STELLA...


Ospitaletto 15 maggio 2012.

Sala polifunzionale gremita ad Ospitaletto per l’assemblea organizzata dai Comitati Salute e Ambiente di Ospitaletto, Castegnato, Paderno e Passirano per fare il punto della situazione su “Bosco Stella” e numerosi gli interventi del pubblico e dei rappresentanti politici presenti a testimoniare che il livello di attenzione rimane altissimo nei confronti di un iter autorizzativo che, alla luce anche dei recenti pareri nettamente negativi espressi da ASL, ARPA, settore Agricoltura della Regione Lombardia e di altri settori con pesanti limitazioni, appare sempre più frutto di una forzatura che evidenzia la natura di un progetto che non scaturisce come soluzione ottimale conseguente ad un’analisi delle problematiche di gestione dei rifiuti, ma PRIMA “qualcuno” ha promesso la realizzazione della discarica e poi si è cercato di costruirgli un progetto intorno che ne giustificasse la scelta, ma tutto questo a discapito della tutela del territorio e della salute dei cittadini.
Gli interventi dei relatori Dante Buizza e Giuseppe Orizio, rispettivamente Sindaci dei Comuni di Travagliato e Castegnato, hanno fatto chiarezza su alcuni punti che strumentalmente venivano utilizzati per mettere in discussione la determinazione di Comitati ed Amministrazioni Comunali nell’azione di contrasto alla realizzazione della discarica Bosco Stella.

Buizza ha spiegato le condizioni che hanno permesso all’Amministrazione di Travagliato di evitare l’apertura di una nuova discarica con un’operazione di esproprio per pubblica utilità e cioè:
-) dimensioni limitate che rendono percorribile e dimostrabile la possibilità di finanziamento pubblico;
-) esclusione dal piano provinciale cave e quindi la possibilità di intervenire a livello Comunale;
-) destinazione a bosco ceduo;
-) ultimazione dell’attività di escavazione.
Tutte condizioni non applicabili, purtroppo, a Bosco Stella

Orizio ha evidenziato come a 60 gg dalla riunione di concertazione in Regione Lombardia per il parere di impatto ambientale, stiamo assistendo ad un silenzio “onomatopeutico”, un silenzio che rimbomba e che preoccupa, invitando tutti a lasciar perdere tentativi “miracolistici” per cercare di opporsi alla discarica intentati e proposti da chi invece è cieco e sordo nei confronti di chi ha la responsabilità dell’eventuale autorizzazione: Provincia di Brescia che si è resa protagonista di un documento di VIA possibilista, e Regione Lombardia. Ha inoltre ricordato la variante in corso al PGT di Castegnato con la proposta del polo dell’energia che sarà comunque efficace solo a seguito del diniego dell’autorizzazione della discarica perché la normativa vigente prevede, in caso di autorizzazione regionale, la deroga nei confronti di qualsiasi previsione dagli strumenti urbanistici comunali.

Erano presenti:
-) Patitucci, consigliere Regionale IDV, che ha elogiato la caparbietà dei comitati ed ha ricordato le iniziative in consiglio regionale che hanno portato all’approvazione unanime di una mozione di contrarietà a Bosco Stella;
-) Bertocchi, segretario provinciale PRC, che ha invitato la politica “ad andare con i piedi nel piatto” ricordando le responsabilità oggettive di chi governa che hanno portato a questa situazione privilegiando interessi privati a discapito della collettività e la necessità di una “politica dei rifiuti” con la proposta di un Legge di iniziativa popolare;
-) Bisinella, segretario provinciale PD, che ha esposto le iniziative del suo partito a sostegno della battaglia contro l’autorizzazione della discarica ricordando, essendo anche Sindaco di Leno, che i Sindaci sono i primi responsabili della salute dei propri cittadini.
Grave e significativa l’assenza di qualsiasi rappresentante dei partiti di maggioranza in Provincia e Regione.

Numerosi anche gli interventi del pubblico presente: Attilio Andreoli, Silvio Parzanini, Daniele Pigoli, Fausto Bondioli, Giuseppe Mazzetti, Giovanni Battista Sarnico e Federico Cristini.

Nelle repliche finali Buizza ha auspicato una modifica della Legge che comporti una sorta di “federalismo espropriativo” dove il diritto di escavazione sia pubblico e concesso dall’Amministrazione Comunale mentre Orizio ha riportato l’attenzione sull’individuazione di chi può decidere e cioè le forzde politiche che governano Provincia e Regione.

Siamo molto soddisfatti della serata che ha contribuito a fare chiarezza su alcuni punti che davano adito a fraintendimenti ed abbiamo richiamato la politica, responsabile vera dell’eventuale autorizzazione di Bosco Stella, a passare dalle parole ai fatti.
Il richiedente è A2A , azienda che annovera fra gli azionisti i Comuni di Brescia e Milano con una quota complessiva del 55% di azioni, amministrazioni che SONO espressioni “politiche” e con consigli di gestione e di sorveglianza che hanno nomine “politiche”, ebbene se è vero che tutti i partiti sono contrari a Bosco Stella, vogliamo che inducano A2A al ritiro definitivo di un progetto che, come definito da ASL è “insostenibile per la qualità della vita dei residenti” augurandoci che nel frattempo anche la Regione Lombardia nel documento definitivo di valutazione di impatto ambientale dia il giusto peso ai pareri espressi dagli enti che guardano gli aspetti relativi ALLA SALUTE DEI CITTADINI ED ALLA TUTELA TERRITORIO.
I Comitati non si fermeranno e saranno vigili, come ricordato la settimana scorsa all’Assessore Regionale Belotti vogliamo essere interpreti del suo pensiero “la Franciacorta è un ben di Dio da tutelare e salvaguardare…………..le soluzioni calate dall’alto non vanno da nessuna parte” ed in merito al suo pensiero di “federalismo” nello stoccaggio dei rifiuti dove vengono prodotti, ricordiamo che per oltre 30 anni nel nostro territorio sono stati stoccati rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia e non solo, e che se è vero che Brescia ha una produzione industriale considerevole e quindi una proporzionale produzione di rifiuti industriali, è anche vero che questa presenza industriale è portatrice già di per sé di criticità e compromissioni ambientale che i cittadini del bresciano subiscono, per una produzione di cui però non fruiscono in “esclusiva”.
 
Giuseppe Antonini

Comitato Salute e Ambiente di Ospitaletto

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