2012-04-18 - Erano più di seimila i lavoratori e le lavoratrici (guarda la galleria fotografica) che ieri mattina hanno manifestato in occasione dello sciopero generale territoriale promosso dalla Cgil di Brescia contro la riforma del mercato del lavoro e delle pensioni. (il volantone dello sciopero)
Molto alta la partecipazione al corteo dei lavoratori attivi, in particolare delle fabbriche della città e della provincia (leggi il comunicato Fiom). All'Om Iveco, dove proprio in questi giorni si sta negando la democrazia rinnovando le rappresentanze sindacali ma escludendo la Fiom, l'adesione allo sciopero è stata superiore al 70 percento. Percentuali simili di adesione allo sciopero si registrano anche in tutte le altre grandi fabbriche bresciane. Numerose anche le delegazioni di lavoratori e lavoratrici degli enti pubblici.
Il corteo, in modo significativo, è partito proprio dal piazzale di via Volturno, di fronte all'ingresso dell'Iveco. Da lì ha raggiunto via Milano, ha percorso la tangenziale Ovest ed è arrivato nei pressi dell'ingresso Brescia Ovest dell'autostrada. Lì, nonostante il blocco di polizia, diverse centinaia di lavoratori e lavoratrici hanno raggiunto e invaso per circa mezz'ora le due corsie dell'autostrada. Verso mezzogiorno il rientro in città e un breve corteo lungo via San Faustino fino alla stele di piazza Loggia, un omaggio alle vittime della strage del 1974 a distanza di pochi giorni dalla sentenza di assoluzione che ancora una volta ha purtroppo negato la verità giudiziaria sull'eccidio.
«Una prova di grande coesione – commenta Damiano Galletti, segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia -. Ci rendiamo conto che il blocco di un'ora della tangenziale e dell'autostrada ha causato disagi, ma è stato un modo per dare visibilità alla protesta dei lavoratori e fare in modo che vengano messi in agenda i problemi reali del Paese».
Tra i temi del corteo la difesa dell'articolo 18, un diritto fondamentale conquistato con fatica e che non è certo causa dei mancati investimenti. «Il problema dei mancati investimenti è la corruzione dilagante, l'illegalità e la criminalità organizzata», afferma Galletti.
Altra questione è la ricchezza sempre più concentrata. L'Italia è uno dei Paesi più diseguali dell'area Ocse e mentre redditi e salari della gran parte delle persone sono fermi da anni, rendite e patrimoni si sono concentrati nelle mani di pochi. «C'è anche il grande nodo dell'evasione – ricorda il segretario della Cgil –: lavoratori e pensionati continuano a pagare troppe tasse per tutti, anche per quelli che invece evadono». In corteo anche molti giovani, segno evidente che le sirene del Governo sulla riforma del lavoro che li aiuta non sono state credute. D'altronde le 46 tipologie di contratti precari sono rimaste tutte lì e la riforma del lavoro, più che estendere diritti sta cercando di toglierli a chi li ha.
«In queste settimane si parla tanto di antipolitica – conclude Galletti -. Credo che i partiti abbiano un solo modo per evitare di esserne travolti: tornare ad occuparsi dei problemi reali delle persone. E tra questi c'è anche il rispetto democrazia, che se manca nei luoghi di lavoro è a rischio anche fuori».
dal Corriere della Sera - Brescia
Si sono dati appuntamento all'Iveco di via Volturno martedì mattina presto, per poi riunirsi in corteo e protestare contro la riforma del lavoro. Prima in 3 mila, poi in 6 mila: sono i lavoratori della Fiom Cgil che dopo aver percorso via Milano e parte della tangenziale ovest (verso l'Ortomercato), hanno cercato di entrare al casello dell'autostrada intorno alle 10.40. Una deviazione al percorso stabilito, che ha visto i manifestanti dirigersi al casello di Brescia Ovest (chiuso temporaneamente in entrambe le direzioni, insieme alle entrate di Bergamo, Seriate, Grumello, Pontoglio e Palazzolo in direzione Brescia) e sfondare il cordone riuscendo a entrare in autostrada. Inevitabili i le congestioni del traffico in tangenziale, smaltiti intorno alle 14 quando il corteo ha raggiunto piazza Loggia per chiudere la manifestazione.
dal BresciaOggi:
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Sciopero Cgil: protesta con disagi in città e A4
Mattinata di sciopero per i lavoratori della Cgil: il corteo ha sfilato per le vie di Brescia e ha fatto "tappa" in autostrada.
VIDEO: Teletutto: guarda il servizio
VIDEO: I lavoratori della Cgil a Brescia Ovest - parte prima
VIDEO: I lavoratori della Cgil a Brescia Ovest - parte seconda
da http://www.bsnews.it
Sciopero della Cgil, i manifestanti bloccano l'A4 per un'ora. Ora è ripresa la circolazione
Lo sciopero della Cgil blocca l'autostrada A4 per un'ora. Poi, attorno a mezzogiorno, la circolazione è ripresa, ma i disagi per gli automobilisti sono continuati ancora a lungo a causa di un veicolo in avaria che ha provocato lunghe code tra Rovato e Brescia Ovest. I
Brescia: manifestazione Cgil blocca tangenziale Ovest e casello A4
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da http://www.bresciatoday.it
Una valanga rossa paralizza Brescia: 6000 persone allo sciopero CGIL
Il lungo corteo parte dal piazzale dell'IVECO, arriva in tangenziale e all'ortomercato, trova le barricate della polizia al passante A4 di Brescia Ovest. Poi l'omaggio doveroso alle vittime della strage di Piazza della Loggia
di Alessandro Gatta 17/04/2012
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Una manifestazione così non si vedeva da un po', forse i tempi ora sono propizi. La gente è stanca, i lavoratori non ne possono più, e il 2012 della recessione complica ulteriormente le cose. Oltre 6mila persone hanno invaso oggi le strade di Brescia per il corteo organizzato dalla CGIL in concomitanza con le otto ore di sciopero generale territoriale proclamato questa mattina, in attesa di una data precisa per le otto ore di sciopero nazionale, ancora da definirsi. Dal piazzale dell'Iveco di Via Volturno e poi via lungo Via Milano, fino ad arrivare alla tangenziale e al passante dell'autostrada, al casello A4 di Brescia Ovest. Dove per un attimo c'è stata anche un po' di tensione (giustificata), quando i manifestanti si sono visti la strada sbarrata, una decina di camionette di polizia e carabinieri che bloccavano gli ingressi alle tratte autostradali. Encomiabile il servizio d'ordine allestito dal sindacato, un esempio vero di come si possano gestire le manifestazioni anche quando il numero dei partecipanti è così elevato. Qualcuno ha preso le vie laterali, e in autostrada ci è entrato lo stesso, fatto sta che l'obiettivo dichiarato è stato raggiunto: tangenziale bloccata, autostrada pure.
Il corteo si è poi sciolto poi prima di mezzogiorno, e una parte dei manifestanti come da programma si è poi diretta verso San Faustino, e verso Piazza Loggia, dove i rappresentanti della segreteria al completo hanno posato un mazzo di fiori in ricordo delle vittime della strage maledetta del 28 maggio 1974. Un ricordo sincero ma una polemica aperta, vista l'assurda sentenza delle ultime ore, visto che assieme alla Loggia anche l'Italicus, Piazza Fontana e la stazione di Bologna restano stragi impunite, passano gli anni e passano i decenni, eppure di colpevoli ancora non se ne vedono. Il corteo oggi ha però parlato anche d'altro, di quella crisi che pagano sempre gli stessi, di quell'Articolo 18 che viene modificato in funzione del facile licenziamento, di quella precarietà garantita e di quella pensione di cui invece è meglio non parlare. Senza dimenticarsi della FIOM fuori dalle fabbriche, ultimo affronto del gruppo FIAT ai tanti lavoratori che hanno scelto una rappresentanza precisa, per la tutela dei propri diritti.
"Una manifestazione viva, e molto partecipata - ci racconta Silvia Spera della segreteria provinciale - Le persone sono arrabbiate e dunque motivate. Un corteo come sempre civile ma oggi carico di rabbia, per una situazione che si fa sempre più pesante e in cui a pagare questa crisi sono sempre gli stessi. Anche oggi la CGIL ha dimostrato di essere riconosciuta, riconosciuta e rispettata dalla propria gente". Un fiume in piena, uomini e donne di tutte le età e di tutte le categorie, i rappresentanti delle fabbriche e della funzione pubblica, gli studenti e i pensionati. "Ci hanno raccontato per mesi che si possono controllare i mercati ed ecco il risultato - si legge in un volantino che circola tra i manifestanti - le previsioni sono che per tutto il 2012 l'Italia sarà in recessione, e la disoccupazione continuerà a crescere".
Eco di Bergamo
Autostrada chiusa per manifestazione, Traffico in tilt tra Bergamo e Brescia
L'autostrada deserta (Foto by RedazioneWEB)
Autostrada in tilt e lunghe code fuori dai caselli. L'A4 è stata chiusa nella mattinata di martedì 17 aprile per una grossa manifestazione a Rovato. Sono chiusi tutti i caselli tra Bergamo e brescia in entrambe le direzioni.
radio Onda d'urto
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