domenica 17 luglio 2011

FIAT: accordo Pomigliano valido, ma azienda condannata per condotta antisidacale

Significativo per la FIOM CGIL, che ha presentato ricorso contro 'Fabbrica Italia' di Pomigliano, la condanna della casa automobilistica torinese. Le rappresentanze sindacali dei metalmeccanici della CGIL dovranno essere riammesse nello stabilimento

Il ricorso presentato dalla FIOM CGIL contro 'Fabbrica Italia' di Pomigliano, la newco FIAT nata fuori da Confindustria, è stato respinto, ma il comportamento della casa automobilistica torinese è stato dichiarato antisindacale. Questo, in sintesi il contenuto della sentenza arrivata ieri in serata dal Tribunale di Torino.
Il giudice del lavoro Vincenzo Ciocchetti, al termine della seconda udienza e dopo sei ore di Camera di Consiglio, ha riconosciuto la legittimità del contratto collettivo di primo livello del 29 dicembre 2010 ed del contratto collettivo di secondo livello (integrativo) del 17 febbraio 2011. Ma Ciocchetti ha anche precisato il “comportamento antisindacale” della FIAT perchè ha determinato, come effetto conseguente, “l'estromissione della FIOM CGIL” dalla rappresentanza dei lavoratori nel sito di Pomigliano d'Arco.Uno dei punti al centro del ricorso della FIOM.“La FIAT è stata condannata per comportamento antisindacale e questo é un fatto significativo”, ha commentato il Segretario Generale della FIOM CGIL, Maurizio Landini, aggiungendo che “da tempo avevamo denunciato che l'esclusione della FIOM CGIL dagli stabilimento FIAT era illegittima. Dobbiamo leggere il dispositivo della sentenza, dopodiché valuteremo se avviare delle cause individuali dei singoli lavoratori”. Su questa parte del giudizio, espresso dal Tribunale di Torino, l'azienda ha già però annunciato ricorso, oltre a ritenere necessario procedere ad un accurato esame del provvedimento, per valutare l'impatto della decisione del giudice sulla praticabilità del piano di investimento annunciato.

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