lunedì 18 gennaio 2010

Trenzano, annullata l'ordinanza che vietava l'arabo e l'inglese.

Cgil: «La dimostrazione di quanto siano sbagliate e illegali certe politiche di ispirazione leghista».
A Trenzano si torna a parlare in dialetto, in arabo e in inglese. Ieri pomeriggio, infatti, il Tar di Brescia ha respinto l'ordinanza del sindaco Andrea Bianchi che imponeva l'uso dell'italiano nelle manifestazioni pubbliche.
L'ordinanza è stata considerata discriminatoria nei confronti dei diritti inalienabili di ogni persona. Non solo, il giudice ha anche detto che il sindaco, emandando l'ordinanza per motivi di pubblica sicurezza, è andato oltre ai suoi poteri. Tali poteri, infatti, sono e restano nelle mani del prefetto.
«E' l'ennesima dimostrazione - ha affermato il segretario organizzativo della Cgil di Brescia Damiano Galletti - di quanto siano sbagliate e illegali certe politiche di ispirazione leghista». Il giudizio di ieri del tribunale arriva dopo il ricorso presentato da alcuni immigrati dell'associazione Integrazione culturale. Il 27 si discuterà invece del ricorso presentato da Cgil, Fondazione Piccini e Asgi, l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione.
foto: Il brindisi multilingue promosso dalla Cgil il 23 dicembre scorso a Trenzano
Trenzano, la sentenza del tribunale
Articolo di Bresciaoggi
dal sito della camera del lavoro di Brescia

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