Niente da fare. Anche dopo l’ennesimo incontro con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, il
sindacato e i vertici di Ideal Standard non hanno trovato un accordo a livello nazionale su numero e gestione degli esuberi. Proprio i rappresentanti dei lavoratori di Brescia, peraltro, avrebbero fatto saltare l’ipotesi di intesa.Quali i motivi? In primo luogo, l’azienda si sarebbe detta disponibile a ridurre il numero degli esuberi (quantificati in 650 a livello nazionale) solo se gli altri dipendenti avessero accettato una riduzione del salario.
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Ma questa proposta non è neppure stata presa in considerazione dai sindacati.Inoltre, non si trova ancora una soluzione alla questione bresciana, nel senso che i 120 dell’Ideal di via Milano non accettano semplicemente la cessazione dell’attività. E mentre il Comune di Brescia lavora all’ipotesi di una vendita dello stabilimento a un altro imprenditore (che, per il momento, non c’è), Saglia insiste sulla realizzazione di una piattaforma logistica nella zona della
Piccola velocità.
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I vertici di Ideal Standard sarebbero stati disposti a sottoscrivere un accordo in questo senso solo se fosse stata inserita una clausola: la piattaforma si può fare, ma senza costi.
E questo non è accettabile nè da parte del ministero, nè da parte del sindacato che interpreta questa clausola come un no mascherato alla proposta di Saglia. Si continuerà a trattare nei prossimi giorni, ma l’intesa sembra allontanarsi e, con essa, la possibilità di un esito positivo per i lavoratori di via Milano.
dal giornale di Brescia
1 commento:
http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=53686
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