Giovedì 6 ottobre, l’esecutivo della RSU si è incontrata con l’azienda per una valutazione sul personale messo in cassa integrazione a 0 ore per tre mesi e dell’effetto organ
izzativo che ne consegue.
Come rappresentanti sindacali abbiamo fatto presente delle problematiche che questo ha influito negativamente sulla manutenzione, sulla qualità, di come sia state colpite maggiormente nelle scelte le donne, i part-time, molti monoreddito e poco, la cosidetta "testa grossa non operativa" come ad ogni incontro si lamentava l'azienda prima dell'accordo.
L’azienda, per prima cosa da sempre, fa presente le difficoltà economiche che il gruppo sta affrontando per comprare le materie prime, pagare i fornitori e pagare i debiti, dei sacrifici che stanno facendo per mandare le persone in mobiltà con accompagnamento alla pensione, di come ritiene prematuro mettere in discussione da parte nostra le scelte organizzative dopo appena poche settimane.
A livello manutentivo bisogna portare avanti le emergenze, poi il resto, come la qualità deve essere fatta di più dai lavoratori, con meno controllo e che anche negli uffici, saranno fatti dei correttivi in corso se saranno necessari.
Naturalmente queste risposte, per noi non sono state esaurienti, perché la manutenzione deve essere anche preventiva e per la sicurezza dei lavoratori, i manutentori ora in azienda sono pochi, e la qualità non è al massimo, e i numeri degli scarti lo confermano.
Nella riduzione, sono stati diminuiti gli orari del ricevimento del personale, (puntando alle email per gli impiegati e normalisti) e molte volte la portineria (e centralino) è sguarnita.
Speriamo non succeda mai nulla di grave, perché qualcuno dovrà risponderne.
Con il raggrup
pamento degli uffici e penso delle competenze che sta attuando ( togliendo già scrivanie e PC) , la direzione NON pensi che NON ci sia la rotazione delle persone alla fine dei tre mesi come da noi concordato.
I responsabili che obbiettavano sui numeri di persone che servivano per andare avanti, sono stati rimossi o spostati, rimpiazzati con dei "calcolatori numerici", che però, se fra qualche tempo non avranno il riscontro, che pensano, non dovranno esimersi dalle proprie responsabilità e dare colpa che ora opera come vogliono loro.
Dopo qualche giorno dalla riunione, l’azienda ci ha fatto sapere, che rientreranno un paio di tecnici e un paio di part-time, quattro/cinque indiretti (monoreddito) hanno accettato di andare in produzione e almeno una trentina di persone usciranno in mobilità accompagnata.
Una risposta per noi insufficiente, perché nel frattempo hanno tagliato altre ore in manutenzione, revisioneranno delle presse in manutenzione straordinaria con una ditta esterna, mentre abbiamo competenze interne per poterlo fare, inoltre portano della professionalità in controllo qualità mescole, a rotazione in produzione e su questo, verificheremo poi se a scapito di una risposta qualitativa sufficiente.
Non cambia la musica aziendale nella riunione della commissione del PDR del 15 ottobre, nonostante i numeri dello scarto non vadano bene e l’efficienza abbia avuto un calo, nonostante le pressioni che i capi fanno ai lavoratori nell’ultimo periodo ( l’ombra della cassa è molto imponente).
Abbiamo ribadito più volte che organizzativamente nei reparti, ma anche negli uffici, non va molto bene, non c’è molta chiarezza delle competenze, e che “ il continuo fare di più” porta a fare meno qualità, anche nei lavori degli indiretti!
L’azienda ribadisce che stanno lavorando per di ridurre gli scarti, che l’efficienza ha avuto un calo non previsto ad agosto per delle fermate ( non sono stati molto chiari e convincenti) e stanno prendendo i tempi per una nuova organizzazione di lavoro sempre alle mescole (sembra che da questo reparto venga meno efficienza).
Di tutto questo vogliamo parlarne e fare delle valutazioni con tutti lavoratori
( anche con tutti i colleghi in cassa integrazione), con delle assemblee di reparto, così le persone avranno più modo di esprimersi e così pensare insieme a cosa mettere in campo.
Molto probabilmente, nei primi giorni del mese di novenbre, alla associazione industriale di Milano , sarà convocato il coordinamento nazionale, dove finalmente il nuovo amministratore delegato, ci spiegherà l'intenzioni dell'azienda per il futuro.
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Come rappresentanti sindacali abbiamo fatto presente delle problematiche che questo ha influito negativamente sulla manutenzione, sulla qualità, di come sia state colpite maggiormente nelle scelte le donne, i part-time, molti monoreddito e poco, la cosidetta "testa grossa non operativa" come ad ogni incontro si lamentava l'azienda prima dell'accordo.
L’azienda, per prima cosa da sempre, fa presente le difficoltà economiche che il gruppo sta affrontando per comprare le materie prime, pagare i fornitori e pagare i debiti, dei sacrifici che stanno facendo per mandare le persone in mobiltà con accompagnamento alla pensione, di come ritiene prematuro mettere in discussione da parte nostra le scelte organizzative dopo appena poche settimane.
A livello manutentivo bisogna portare avanti le emergenze, poi il resto, come la qualità deve essere fatta di più dai lavoratori, con meno controllo e che anche negli uffici, saranno fatti dei correttivi in corso se saranno necessari.
Naturalmente queste risposte, per noi non sono state esaurienti, perché la manutenzione deve essere anche preventiva e per la sicurezza dei lavoratori, i manutentori ora in azienda sono pochi, e la qualità non è al massimo, e i numeri degli scarti lo confermano.
Nella riduzione, sono stati diminuiti gli orari del ricevimento del personale, (puntando alle email per gli impiegati e normalisti) e molte volte la portineria (e centralino) è sguarnita.
Speriamo non succeda mai nulla di grave, perché qualcuno dovrà risponderne.
Con il raggrup
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I responsabili che obbiettavano sui numeri di persone che servivano per andare avanti, sono stati rimossi o spostati, rimpiazzati con dei "calcolatori numerici", che però, se fra qualche tempo non avranno il riscontro, che pensano, non dovranno esimersi dalle proprie responsabilità e dare colpa che ora opera come vogliono loro.
Dopo qualche giorno dalla riunione, l’azienda ci ha fatto sapere, che rientreranno un paio di tecnici e un paio di part-time, quattro/cinque indiretti (monoreddito) hanno accettato di andare in produzione e almeno una trentina di persone usciranno in mobilità accompagnata.
Una risposta per noi insufficiente, perché nel frattempo hanno tagliato altre ore in manutenzione, revisioneranno delle presse in manutenzione straordinaria con una ditta esterna, mentre abbiamo competenze interne per poterlo fare, inoltre portano della professionalità in controllo qualità mescole, a rotazione in produzione e su questo, verificheremo poi se a scapito di una risposta qualitativa sufficiente.
Non cambia la musica aziendale nella riunione della commissione del PDR del 15 ottobre, nonostante i numeri dello scarto non vadano bene e l’efficienza abbia avuto un calo, nonostante le pressioni che i capi fanno ai lavoratori nell’ultimo periodo ( l’ombra della cassa è molto imponente).
Abbiamo ribadito più volte che organizzativamente nei reparti, ma anche negli uffici, non va molto bene, non c’è molta chiarezza delle competenze, e che “ il continuo fare di più” porta a fare meno qualità, anche nei lavori degli indiretti!
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L’azienda ribadisce che stanno lavorando per di ridurre gli scarti, che l’efficienza ha avuto un calo non previsto ad agosto per delle fermate ( non sono stati molto chiari e convincenti) e stanno prendendo i tempi per una nuova organizzazione di lavoro sempre alle mescole (sembra che da questo reparto venga meno efficienza).
Di tutto questo vogliamo parlarne e fare delle valutazioni con tutti lavoratori
( anche con tutti i colleghi in cassa integrazione), con delle assemblee di reparto, così le persone avranno più modo di esprimersi e così pensare insieme a cosa mettere in campo.
Molto probabilmente, nei primi giorni del mese di novenbre, alla associazione industriale di Milano , sarà convocato il coordinamento nazionale, dove finalmente il nuovo amministratore delegato, ci spiegherà l'intenzioni dell'azienda per il futuro.
Giovedì 22 ottobre 2009
Sono convocate le
ASSEMBLEE di REPARTO
Presso la sala mensa, nei seguenti orari:
1° turno mescole dalle ore 9,00 alle ore 10,00
1° turno AV
Manutenzione e collegati dalle ore 10,00 alle ore 11,00
Normale e impiegati dalle ore 14,00 alle ore 15,00
2° turno AV
Manutenzione e collegati dalle ore 15,00 alle ore 16,00
2° turno mescole dalle ore 16,00 alle ore 17,00
3° turno dalle ore 22,00 alle ore 23,00
Oggetto:
Valutazione incontro con l’azienda sulla CIGS del 6 ottobre e della riunione della commissione per il PDR del 15 ottobre 09
Sono invitati a partecipare alle assemblee anche tutti i colleghi in cassa integrazione ( vi chiediamo anche il passaparola).
La RSU
Sono convocate le
ASSEMBLEE di REPARTO
Presso la sala mensa, nei seguenti orari:
1° turno mescole dalle ore 9,00 alle ore 10,00
1° turno AV
Manutenzione e collegati dalle ore 10,00 alle ore 11,00
Normale e impiegati dalle ore 14,00 alle ore 15,00
2° turno AV
Manutenzione e collegati dalle ore 15,00 alle ore 16,00
2° turno mescole dalle ore 16,00 alle ore 17,00
3° turno dalle ore 22,00 alle ore 23,00
Oggetto:
Valutazione incontro con l’azienda sulla CIGS del 6 ottobre e della riunione della commissione per il PDR del 15 ottobre 09
Sono invitati a partecipare alle assemblee anche tutti i colleghi in cassa integrazione ( vi chiediamo anche il passaparola).
La RSU
1 commento:
è logico che per loro vada tutto bene: certi dirigenti e IRresposabili di varia natura non conoscono alcuna cassa integrazione,anzi, li si vede aggirasi fin a tarda sera nei loro uffici poi ,magari, giusto per risparmiare, se ne vanno a partecipare a qualche riunione oltre confine.
Continuo a segnalare un uso iniquo e vessatorio della cassa integrazione (in momenti di crisi , anche 100 euro possono far la differenza,non inserir una persona per circa un anno nel turno notturno mi sembra una prova alquanto significativa)
Sono sicuro che con il reintegro di qualche lavoratore ,l' organizzazione tornerà più efficente e poi forse vedremo anche IRrensosabili di produzione lievitare sulle chiazze di olio fuoriuscite da macchinari troppo nuovi e, chissà mai, effettuare la moltiplicazione degli articoli..
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