Uno sportello anti crisi che debitamente pubblicizzato, inizi araccogliere tra i cittadini le generalità il tipo di disagio ( licenziamento, in CIG, in mobilità, disoccupazione ecc..) la disponibilità nelle ore di non lavoro a collaborare con l'amministrazione comunale e gli aiuti possibili per la famiglia. 
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Contemporaneamente, si dovranno ricercare i fondi per gli aiuti, partendo dai contributi che mette a disposizione lo stato, le regioni e inserendo nel bilancio un consistente fondo, ricercandoli tra le spese superflue in momenti di crisi e deliberando che gli scrutatori alle prossime elezioni siano lavoratori, licenziati o in cig.
I contributi dovranno contemplare agevolazioni riguardanti: servizi pubblici a domanda individuale ( mense scolastiche, asili, trasporto alunni) e i servizi produttivi (acqua, gas, energia elettrica ecc..)
Per poter intercettare la crisi e dare un contributo è necessario passare da subito dalle parole ai fatti, senza perdere tempo.
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