Oggi 15 ottobre 2015 è stato siglato il contratto dei chimici in un
solo incontro non stop senza nemmeno aver messo in campo iniziative a
sostegno della trattativa secondo quanto approvato dalla assemblee dei
lavoratori. Non possiamo che dare un giudizio negativo sia sulla
modalità sia sul merito. Seguirà una nota tecnica dettagliata ma fin da
ora possiamo evidenziare alcuni aspetti: 1) rinuncia dell’ultimo aumento
previsto dal CCNL in scadenza e trasformazione dello stesso come EDR
fino al 31/12/2016 e poi viene definitivamente cancellato; 2) aumento
dei minimi solo a partire dal 2017 – di fatto una moratoria contrattuale
di un anno; 3) annullamento del pagamento della Pasqua a partire dal 1
marzo 2017 e contemporaneo aumento dell’aliquota contributiva Fonchim a
carico impresa dell’0,25% e aumento dell’indennità di turno notturno di 2
euro – di fatto un incremento del welfare pagato con i soldi dei
lavoratori; 4) inserimento di procedure di raffreddamento in caso di
sciopero; 5) formazione delle RSU su temi aziendali fatta dalle aziende;
6) elevazione inasprimento delle sanzioni disciplinari; 7) verifica
ogni anno a consuntivo dell’inflazione con possibile adeguamento delle
tranche – di fatto gli aumenti previsti sono ipotetici. A fronte di
questo riteniamo che andare al tavolo delle trattative senza avere un
modello contrattuale e una strategia rivendicativa sostenuta dai
lavoratori sia un errore. Non pensiamo che per scongiurare le prese di
posizione di Confindustria sulla minaccia di non rinnovare i CCNL si
debba accettare qualsiasi mediazione perchè si rischia di avere solo un
contratto nazionale svuotato del suo ruolo. Questo di fatto segna la
storia prossima dei rinnovi contrattuali e rischia di essere il nuovo
modello.
Brescia 15/10/2015
Ugo Cherubini
Democrazia e Lavoro in FILCTEM
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