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domenica 9 marzo 2014

Sochi, sono 34 i convocati della squadra azzurra per le Paralimpiadi



La lista dei convocati per i Giochi al via  A loro si aggiunge un atleta guida. Gareggeranno in quattro discipline. Appena quattro le donne, ma per almeno due di loro c’è profumo di medaglia

ROMA – Sono 34, più un atleta guida, i convocati che rappresenteranno i colori italiani alle Paralimpiadi di Sochi 2014, al via il 7 marzo. La Giunta nazionale del Cip, il Comitato italiano paralimpico, ha deliberato oggi la composizione ufficiale della squadra azzurra che parteciperà ai Giochi sulla località russa sul Mar Nero. Gareggeranno in quattro discipline, dallo sci alpino allo sci nordico, passando dallo snowboard (al debutto alle Paralimpiadi) e dall’ice sledge hockey, l’unica competizione a squadre che vedrà la presenza della nazionale italiana, invece assente dal curling in carrozzina. Netta predominanza maschile (sono 30 atleti e una guida) e netta minoranza femminile, visto che le donne sono solamente quattro. Una differenza che si riduce se nel computo non viene inserita la squadra di hockey su ghiaccio, che da sola manda a Sochi 17 atleti. Degli altri 17 presenti, quindi, 13 sono uomini e 4 donne.
La squadra di sci alpino vede fra i convocati Melania Corradini, già argento in superG a Vancouver 2010, che punta così al recupero dopo l’infortunio alla clavicola subito il mese scorso. Punta di diamante, insieme alla “Melly” nazionale, è Alessandro Daldoss, atleta ipovedente affiancato dalla guida Luca Negrini, capace di primeggiare nelle gare di Coppa del mondo e certamente in grado di lottare per le medaglie, e per quelle del metallo più pregiato. Della squadra anche Christian Lanthaler, Hanjorg Lantschner, Nicolò Maria Orsini, Ugo Bregant, Andrea Valenti e Marco Zanotti.
Nello snowboard, presente per la prima volta ai Giochi, seppur non con tutte le categorie, saranno della partita Giuseppe Comunale, campione italiano, siciliano di nascita ma trapiantato in trentino per coltivare la passione per la neve, e con lui Luca Righetti, Fabio Piscitello e la giovanissima Veronica Plebani.
Nello sci nordico ecco un’altra presenza femminile di primissimo piano: la pluripremiata Francesca Porcellato, che partecipa alla sua nona edizione dei Giochi fra edizioni estive e invernali. In otto partecipazioni finora si è appesa al collo undici medaglie fra atletica leggera e sci (oro a Vancouver 2011). Con lei un altro grande veterano, Enzo Masiello, e ancora Roland Ruepp, Giordano Tomasoni e Pamela Novaglio.
Infine, la squadra di hockey, che manda a Sochi 17 atleti, fra i quali è presente anche il portabandiera alla cerimonia di apertura: si tratta del capitano Andrea Chiarotti. Con lui partono per il Mar Nero i portieri Gabriele Araudo e Santino Stillitano, e poi Giuseppe Condello, Gianluigi Rosa, Bruno Balossetti, Gianluca Cavaliere, Roberto Radice, Wernr Winkler, Rupert Kanestrin, Florian Planker, Christoph Depaoli, Nils Larch, Gregory Leperdi, Valerio Corvino, Andrea Macrì e Igor Stella. (ska)

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giovedì 6 settembre 2012

Paralimpiadi Londra 2012: 11 medaglie azzurre, 11 acuti dei disabili italiani!

Unici sono le medaglie italiane alle Paralimpiadi di Londra, fino ad oggi, la faccia bella dello sport di sacrificio che va oltre la disabilità e gli ostacoli di un Paese in crisi profonda, che le barriere architettoniche non le ha mai abbattute, che nonostante tutto conquista comunque spazi internazionali. Questa è solo la punta di un iceberg che si scioglie troppo in fretta, che ha bisogno dell'apporto delle Amministrazioni Pubbliche, ma che molto spesso se non sempre sono assenti per lo sport dilettantistico, figuriamoci per chi non è più o non lo è mai stato normodotato.
Ma fortunatamente non si deve e non si puo' fare tutto di un'erba un fascio, come ad esempio l'impegno Inail in Sicilia che ha creato due importanti realtà di basket in carrozzina, o dell'impegno di tanti volontari, genitori ed atleti che ogni giorno superando mille difficoltà praticano lo sport.
Tante le storie, dove la sola qualificazione alla rassegna iridata è un vero e proprio successo. L'eroina di questa edizione è sicuramente Cecilia Camellini (nella foto), atleta non vedente che nel nuoto ha conquistato tre medaglie due d'oro (50 e 100 metri stile libero S11) ed una di bronzo (100 metri dorso S11), non solo in questa edizione sono arrivati anche record del Mondo! Cecilia è cieca dalla nascita, conta il ritmo delle sue bracciate, non vede la piastra di rotazione la sente, a chi gli fa notare che in questa edizione ha più medaglie della sua "collega" Pellegrini, arrossisce e non vuole mettersi si mette a paragone.
Federico Morlacchi è l'uomo di "bronzo" della spedizione azzurra. Conquista, sempre nel nuoto, due terzi posti il primo nei 400 stile libero S9, il secondo nei 100 farfalla S9.
L'altra bella storia a lieto fine è quella di Oxana Corso, argento nell'atletica dei 200 metri T35 è la più giovane atleta della spedizione di Londra, ha 17 anni, di origine russa è stata adottata da una coppia romana, ha infatti conquistato l'argento dietro alla forte cinese con un buon 33"68.
Dall'atletica arriva un'altra medaglia è quella di Alvise De Vidi, secondo nei 100 metri categoria T51 in 22"60, corre su carrozzina a causa di un fatale incidente che lo ha reso tetraplegico. De Vidi è un vero record man, con quella di Londra in totale mette al collo la sua quattordicesima medaglia tra nuoto e atletica da Seul 1988 ad oggi per un totale di sette ori, tre argenti e tre bronzi in diverse discipline.
De Vidi è un atleta versatile, che si cimenta su distanze che variano dai 200 metri alla maratona; ha vinto anche un oro paralimpico nel nuoto, nella cerimonia di apertura dei IX Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006 ha portato nello stadio la bandiera italiana, consegnandola poi ad un drappello di militari che ha eseguito l'alzabandiera, inoltre è anche il capitano della nazionale italiana di wheelchair rugby.
Due medaglie arrivano dall'arco la prima l'oro di Oscar De Pellegrin, divenuto paraplegico in seguito ad un infortunio sul lavoro, è impegnato nell'attività sportiva anche nella carabina. Nell'edizione di Londra 2012, ha preceduto due atleti asiatici. Nelle due vanta 58 titoli italiani, 11 record italiani e 2 record mondiali, ed è uno dei pochi atleti italiani a fregiarsi dell'onorificenza del "Collare d'oro" del Coni.
L'altra medaglia è la piemontese Elisabetta Mijno, che è arrivata in finale nella specialità dell’arco olimpico categoria W1-W2 (atleti con paraplegia) e ha regalato all’Italia un argento.
Il tennistavolo regala soddisfazioni all'Italia grazie a Pamela Pezzutto dal 2005 costretta sulla sedia a rotelle in seguito a un incidente automobilistico. L'atleta di Sacile è abbonata alla medaglia d'argento, avendone conquistato due nell'edizione di Pechino sia nel singolare, che nel torneo a squadre.
L'ultima medaglia non per importanza, ma per ordine di tempo arriva grazie ad Annalisa Minetti, più famosa in veste di cantante di musica leggere e vincitrice di un festival di San Remo 1998. Nel 2000 inizia a cimentarsi nel mezzofondo e più precisamente negli 800 metri gara non olimpica, quindi passa ai 1.500 categoria T11-12 con buoni risultati, stabilendo addirittura il record del Mondo con il tempo di 4'53"78 grazie anche all'apporto della guida 'ex mezzofondista paralimpico italiano Andrea Giocondi. Il bronzo di ieri arriva al termine di una bellissima gara, dove la Minetti abbassa ulteriormente il record mondiale T11-12 in 4'48"88.

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