domenica 29 marzo 2015

IMMIGRAZIONE. Qualche migliaio di manifestanti ha partecipato senza disordini all´iniziativa a sostegno dei migranti

Ritorno in piazza Loggia nel segno del buon senso

Galletti (Cgil): «Ci siamo assunti la responsabilità di rispettare i patti con la questura osservando le prescrizioni stabilite: abbassare i toni è una cosa che fa bene a tutti»

l buonsenso porta sempre buoni frutti. 

Ieri lo hanno dimostrato sia gli organizzatori della manifestazione di immigrati, No Tav e Antisfratti che la Questura. Entrambe le parti hanno ceduto qualcosa, e il sabato pomeriggio che si annunciava a forte rischio di ordine pubblico, si è risolto tra tanto chiasso e in modo pacifico. Un lungo e rumoroso corteo (circa cinquemila persone per gli organizzatori, la metà per la Polizia) ha sfilato per il centro con una puntata sul ring senza creare problemi se non al traffico che come sempre in questi casi soffre non poco. Il rischio che si ripetessero gli scontri di una settimana fa era reale. La Loggia ha mediato per l´intera settimana ma venerdì tutto sembrava precipitare. Diritti per tutti che organizzava la manifestazione insieme alle associazioni degli immigrati aveva rifiutato le prescrizioni sul percorso imposto dalla Questura, e ritirato il preavviso obbligatorio mantenendo ferma l´intenzione di presentarsi comunque in piazza. A salvare la situazione è intervenuto il segretario della Camera del lavoro Damiano Galletti, che si è caricato sulle spalle una bella responsabilità e si è assunta la paternità del corteo concordando con via Botticelli percorso e modalità.
NON TUTTO è stato rispettato, ma il buonsenso, appunto, ha avuto la meglio. Il furgone di Diritti per tutti non doveva entrare in piazza Loggia per la partenza del corteo, ma alla fine è entrato. I

l ritorno in piazza Rovetta doveva avvenire da corsetto Sant´Agata, invece è stato da piazza Loggia. Per contro, si temeva che i manifestanti occupassero a tempo indeterminato la piazza della città, invece si sono ritirati in buon ordine in quella attigua. E tutto è finito bene. «Abbiamo dimostrato che manifestare in piazza Loggia non reca nessun danno ai commercianti e alla Stele dei caduti che ci sta molto a cuore», dice alla fine Umberto Gobbi di Diritti per tutti.
Il centro storico è stato presidiato da Polizia e Carabinieri anche per la concomitanza di altre manifestazioni di segno opposto. Le forze dell´ordine hanno bloccato i punti strategici. Si temevano pure grossi arrivi da fuori a dar manforte. Ma nemmeno questo è accaduto. Dalla Val di Susa sono arrivate sei persone con il loro striscione. Da Mantova, Cremona, dal Garda ne sono arrivati altri, ma nel complesso non superavano i 300. «Ci siamo assunti la responsabilità di accordarci con la Questura rispettando le prescrizioni date – dice Galletti -. Abbassare i toni fa bene a tutti, e ora abbiamo la possibilità di parlare dei problemi dei migranti senza spostare l´attenzione sull´ordine pubblico».
ASEGUIRE il corteo, oltre a diversi sindacalisti della Cgil, anche l´assessore alla Partecipazione Marco Fenaroli e il senatore pentastellato Vito Crimi, che dopo gli scontri di sabato 21 ha presentato un´interrogazione parlamentare. «Sono qui per solidarietà con gli immigrati di cui condivido le richieste – dice Crimi -. Ho incontrato il questore, il sindaco, gli avvocati... oggi c´era il problema del furgone in piazza e ho proposto di consentirlo per evitare una guerra sui simboli». Il corteo si è mosso intorno alle 16 da piazza Loggia, dietro lo striscione «Clandestinità è sfruttamento». In testa gli immigrati, poi i No Tav, l´associazione contro gli sfratti e a seguire le altre. Seguendo il percorso concordato, hanno percorso via San Faustino e la stretta via Pellico. Hanno girato per via Marsala e sono finiti sul ring da via Capriolo. Hanno percorso via Tartaglia fino a piazzale Garibaldi, poi hanno imboccato il corso omonimo, via Pace, Dante, Verdi, IV Novembre, e sono entrati in piazza Loggia per uscirne subito dopo.

 http://clic.bresciaoggi.it

Nessun commento: