La crescita dell´occupazione negli Stati Uniti rallenta: in agosto sono
stati creati 169.000 posti di lavoro, meno delle attese. Il tasso di
disoccupazione è sceso al 7,3%, ai minimi dal dicembre 2008. Il dato a
luci e ombre, complicato dalla brusca revisione al ribasso dei posti
creati in giugno e luglio, mette la Fed di fronte a un dilemma: la
disoccupazione è vicina all´obiettivo di un «sostanziale miglioramento
del mercato del lavoro» ma lo è per un motivo negativo, ovvero che meno
persone cercano lavoro.
La percentuale della popolazione nella forza
lavoro è infatti crollata in agosto al 63,2%, ai minimi dal 1978 quando
alla Casa Bianca c´era Jimmy Carter.
Per la Fed, chiamata a decidere il 17-18 settembre prossimi se rallentare o meno la velocità degli acquisti mensili di asset, il dato sull´occupazione è l´ultima indicazione economica rilevante prima della riunione. Gli osservatori continuano a mostrarsi divisi su come la Fed deciderà di procedere.
Per la Fed, chiamata a decidere il 17-18 settembre prossimi se rallentare o meno la velocità degli acquisti mensili di asset, il dato sull´occupazione è l´ultima indicazione economica rilevante prima della riunione. Gli osservatori continuano a mostrarsi divisi su come la Fed deciderà di procedere.
Per
alcuni, infatti, il dato sull´occupazione è debole ma non abbastanza da
indebolire i falchi della banca centrale, che premono per un freno agli
acquisti da settembre anche alla luce di un´accelerazione dell´economia.
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