Federmeccanica-Fim Cisl e Uilm hanno firmato l'accordo di rinnovo contrattuale per il 2013-2015. Il sindacato di Landini rimane fuori dall'intesa e denuncia Federmeccanica: "Lesi i diritti dei lavoratori. C'è il rischio di estendere il modello Fiat a tutti i metalmeccanici"

Federmeccanica-Fim Cisl e Uilm hanno siglato il contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2013-2015. Gli incrementi salariali previsti saranno pari a 130 euro
medi al quinto livello nel triennio, erogati in tre tranches: 35 euro
il 1 gennaio 2013, 45 il 1 gennaio 2014 e 50 il 1 gennaio 2015. Il
contratto riguarda quasi due milioni di lavoratori.
Ma la Fiom
non ha firmato. “Ieri mattina abbiamo depositato al Tribunale di Roma
una denuncia nei confronti di Federmeccanica – ha annunciato Maurizio Landini,
segretario generale della Fiom-Cigl, intervenendo alla manifestazione
dei metalmeccanici a Milano – Questo perché hanno violato l’accordo del
28 giugno e leso i diritti dei lavoratori con questa scelta di fare
l’ennesimo accordo separato”. Secondo Landini, il tentativo è quello di
“cancellare il contratto nazionale, mettere mano a orari e alle malattie
usando la crisi per rivedere i diritti dei lavoratori”. Oltre a questo
il segretario generale della Fiom-Cgil ha denunciato come si voglia
modificare la natura del sindacato e rompere la solidarietà delle sigle:
“Il rischio che sta dietro all’accordo è estendere il modello Fiat a tutti i metalmeccanici”.
Si tratta infatti del secondo accordo separato dopo il rinnovo del contratto del 2009. Anche in questa partita la Fiom è rimasta fuori dal tavolo. Soddisfatto invece Pierluigi Ceccardi,
presidente di Federmeccanica: “Siamo arrivati alla fine di quest
opercorso con grande senso di responsabilità, da entrambe le parti.
Pensiamo di aver fatto un buon contratto, nell’interesse delle aziende e
dei lavoratori. Si tratta di un contratto – ha aggiunto – estremamente
innovativo”.
Soddisfatti anche gli altri sindacati. “E’ un
risultato importante per il settore metalmeccanico considerata la grave
recessione in atto nel comparto e nel Paese” ha commentato il leader
Uilm Rocco Palombella “Arriva salario fresco nelle
tasche di quasi due milioni di addetti metalmeccanici ed importanti
innovazioni normative per quanto concerne l’inquadramento, il salario,
la flessibilità e l’orario di lavoro, la tutela delle malattie e la
previdenza integrativa sanitaria”.
Solo qualche ora fa Mirco Rota, segretario generale della Fiom della Lombardia,
dal palco della manifestazione dei metalmeccanici e degli studenti in
piazza del Duomo a Milano aveva affermato che “Fim e Uilm stanno
trattando di nascosto, senza informare i lavoratori. Vogliono firmare un
contratto che va contro i diritti dei lavoratori. Oggi – ha proseguito –
con la grande partecipazione e con le numerose adesioni che stiamo
ricevendo dimostriamo che la Fiom rappresenta ancora la stragrande
maggioranza dei metalmeccanici”. Sulla possibilità dell’accordo separato
Rota ha affermato: “Noi non ci fermiamo e faremo di tutto in ogni
fabbrica perchè quel contratto separato, dannoso per i lavoratori, non
venga applicato”.


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