domenica 9 dicembre 2012

Si torna a votare con un sistema elettorale non democratico poiché non garantisce l'eguaglianza del voto.



Dopo la decisione di Berlusconi di candidarsi, le dimissioni di Monti e l'avvio di fatto della campagna elettorale, c'è un elemento che è scomparso dal dibattito politico. Anche l'editoriale della domenica di Scalfari su Repubblica - solitamente così attento a tutti i fatti politici - non ne fa cenno. Si tratta del Porcellum, la famigerata elettorale in vigore che tutti - evidentemente a parole - volevano cambiare! Non ne parla più nessuno, quasi avessero tirato un sospiro di sollievo. Ed io penso che sia proprio così. Il Porcellum sta bene al Pd, visto che alla coalizione che arriva prima (questa la mostruosità incredibile), a prescindere dalla percentuale, regala il 55% dei seggi alla Camera. Il Porcellum sta bene a Berlusconi che sa di perdere, ma che nel caos che vi è nel Pdl, consente a lui di nominare direttamente tutti i parlamentari che saranno eletti. Naturalmente tutti daranno la colpa agli altri e nessuno avrà colpa. Sta di fatto che si torna a votare con un sistema elettorale non democratico poiché non garantisce l'eguaglianza del voto. Altra cosa scandalosa di cui nessuno parla sono gli sbarramenti variegati. Se stai in coalizione puoi eleggere anche con meno del due per cento, se stai fuori serve il quattro. Una sorta di punizione per i "cattivi" e un premio per le ammucchiate.
Non a caso si chiama Porcellum. Solo il proporzionale garantisce un voto veramente democratico: una testa un voto. Solo così le Istituzioni
sarebbero - come dovrebbero essere - lo specchio del Paese!


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