venerdì 3 giugno 2011

Fincantieri ritira piano tagli / sindacati: primo risultato

Fincantieri ritira il piano industriale presentato ai sindacati. «Se questa è la richiesta ritiro il piano». È quanto ha affermato l'amministratore delegato Giuseppe Bono al tavolo con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani e i sindacati. Lo riferiscono fonti sindacali.

La decisione dell'azienda di ritirare il piano è arrivata dopo poco meno di un'ora di confronto con il ministro Romani e i sindacati. «Ritiro il piano e spero che così si possano esorcizzare le tensioni», così Bono ha spiegato la decisione di ritirare il piano industriale dell'azienda. «Il piano presentato nei giorni scorsi non era una novità per nessuno - ha detto Bono durante un tavolo con governo e sindacati - sono una persona che si assume le sue responsabilità, ma con gli attacchi subiti dal tutte le parti, da destra e sinistra, anche la mia forza viene meno».

Alla notizia del ritiro del piano il corteo dei lavoratori della Fincantieri si sta preparando per tornare verso la stazione Ostiense, da dove era partito. I lavoratori hanno deciso di avviarsi verso la Piramide Cestia dove, secondo quanto si apprende dagli organizzatori, incontreranno i rappresentanti sindacali che hanno partecipato al vertice convocato dal governo al Ministero dello Sviluppo economico.

Anche Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, secondo quanto si apprende, dovrebbe illustrare ai lavoratori l'esito dell'incontro di oggi.

ll ritiro del piano di ristrutturazione deciso dai vertici di Fincantieri è «un primo risultato. Ora serve un piano garantito dal governo». Lo ha detto Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale della Fiom, che sta sfilando con i lavoratori per le vie di Roma. «È una grande soddisfazione il risultato è stato raggiunto con la lotta di tutti i lavoratori, non solo di quelli degli stabilimenti a rischio chiusura. Ora - aggiunge - la vertenza non è finita. Serve un piano garantito dal governo con finanziamenti, investimenti e piani produttivi. Quello che fino ad ora non c'è mai stato».

Soddisfatto anche il ministro per los viluppo economico. «A fronte di una presentazione di un piano industriale che prevedeva la riduzione dell'attività cantieristiche soprattutto per Sestri e Castellamare, oggi l'azienda ha dichiarato la volontà di voler ritirare questo piano. Il Governo ha preso atto e ha apprezzato la decisione, ma con l'ipotesi di valorizzare le risorse e ottimizzare la parte industriale con la possibilità di aprire a nuovi mercati», ha detto Paolo Romani, parlando con i giornalisti a conclusione del tavolo di confronto tra Governo, azienda e sindacati sulla vicenda Fincantieri.

Romani ha annunciato che si apriranno due tavoli regionali, uno in Liguria e uno in Campania. «La prossima settimana - ha aggiunto il ministro - sarà firmato l'accordo di programma con la Liguria per il ribaltamento a mare di Sestri, un accordo pari a 280 milioni di euro. A Castellamare si apre un tavolo regionale per un'ipotesi di ristrutturazione. Se non si troveranno soluzioni condivise non si procederà nel frattempo alla chiusura di nessun cantiere».

dal sito dell'UNITA'

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