"La scuola pubblica non educa", ha detto con la consueta faccia tosta l'intoccabile, lui che sta educando i rampolli benestanti a fregarsene degli altri e delle leggi, alla menzogna come stile di vita vincente, al bel vivere al costo del sacrificio del bene comune e del futuro.
Un colpo al cerchio: svilire scuola pubblica e le tante persone che vi lavorano con professionalità e passione.
Un colpo alla botte, anzi, molti colpi, sono le risorse che questo governo ha sottratto alla scuola, dove i nostri figli devono rinunciare ad iniziative didattiche, devono portare a scuola risme di carta e persino carta igienica, devono passare ore inutili smistati in altre classi per mancanza di fondi a copertura delle supplenze in scuole che per respirare un poco sono costrette a chiedere alle famiglie di autotassarsi.
Dopo che era stato dichiarato non lecito il finanziamento pubblico degli istituti privati sapete cosa ha inventato la succursale di Comunione e Liberazione denominata Regione Lombardia? Una truffa legalizzata sotto il bel titolo "libertà di scelta" all'interno dei buoni scuola; se io richiedo i buoni scuola regionali ricevo un tot. in base ai miei redditi, ma se mio figlio frequenta una scuola privata, riceverò un ben più sostanzioso contributo che mi servirà, tramite le rette di iscrizione, a finanziare indirettamente il privato con soldi pubblici, senza tetti di reddito (ovvero se io sono benestante riceverò comunque le sovvenzioni). In pratica la maggior parte dei buoni scuola in lombardia sono un finanziamento pubblico alle scuole private.
Sempre più, col passare del tempo, chi è impegnato in comitati civici o in movimenti di rinnovamento politico, si rende conto che questa è una guerra; subdola e cammuffata e negata, ma che attacca le basi stesse della democrazia.
Questa per la scuola pubblica è uno dei tanti fronti, certamente uno dei più importanti e qui vale la pena schierarsi senza indugi, denunciare e fare cultura e controinformazione.
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