giovedì 03 febbraio 2011 (red.)
Niente tagli per il trasporto pubblico extraurbano. Lo hanno comunicato Sia e Saia alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori, anticipando in tal modo le scelte della Provincia che sarebbero state rese pubbliche venerdì.
Niente tagli per il trasporto pubblico extraurbano. Lo hanno comunicato Sia e Saia alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori, anticipando in tal modo le scelte della Provincia che sarebbero state rese pubbliche venerdì.
"La manovra finanziaria di giugno 2010", spiega una nota sindacale congiunta, "prevedeva infatti tagli pesanti al trasporto pubblico in tutte le regioni. Le mobilitazioni che si sono susseguite in questi mesi hanno permesso l'apertura di un tavolo regionale che ha sostanzialmente diminuito l'impatto della manovra stessa che sarebbe stata insostenibile".
Nonostante questo la delibera regionale prevede, a copertura delle risorse mancanti, la necessità di un aumento delle tariffe (come accaduto per Brescia Trasporti) e una riduzione del 3% del servizio. Le aziende hanno quindi comunicato che tale riduzione non ci sarà con la copertura dei costi attraverso risorse del bilancio provinciale.
"I sindacati", continua la nota, "aspettano comunque di conoscere ufficialmente la posizione della Provincia, che ad oggi nonostante due lettere di richieste di incontro di Cgil, Cisl e Uil non ha dato risposta. Infatti alcuni punti rimangono non chiariti e cioè quando e in che quantità aumenteranno le tariffe, cosa accadrà nel trasporto urbano per il pezzo che fanno queste aziende, cosa accadrà quando i contratti scadranno".
A fine anno, con la scadenza delle gare bisognerà decidere la gestione del trasporto, ridefinendo i livelli di servizio per i prossimi anni. " In quel momento la questione delle risorse si riaprirà", concludono i sindacati, "visto che la garanzia di non riduzione si ferma al 2011.
Per questo il sindacato ribadisce la necessità di una apertura di una tavolo che definisca misure strutturali di intervento anche per il futuro. Un problema questo che rimane tutto aperto".
quiBrescia.it
Per questo il sindacato ribadisce la necessità di una apertura di una tavolo che definisca misure strutturali di intervento anche per il futuro. Un problema questo che rimane tutto aperto".
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