Nonostante la neve, in molti per le strade del paese franciacortino
L'obiettivo era quello di cancellare i «Soli delle Alpi» anche dal tetto ma ora che ci ha pensato il giudice il corteo si è trasformato in festa
I Mille sono sbarcati ad Adro. Obiettivo: ricostruire l'unità d'Italia, offuscata dai Soli delle Alpi del sindaco leghista Oscar Lancini.
Si è conclusa verso le 18 la «Missione Adro - I Mille sbarcano nella Bresciana alla riconquista d'Italia», la manifestazione organizzata dal Comitato Promotore per la rimozione dei simboli di partito dalla scuola pubblica. La notifica della sentenza del tribunale del lavoro di Brescia che ha condannato il sindaco di Adro ad eliminarli tutti, anche quelli sul tetto, giunta all'inizio della settimana, ha trasformato la protesta in una manifestazione di stampo semigoliardico con sfottò all'indirizzo di sindaco e Lega.
La marcia, colorata, ha attraversato il paese con i marciapiedi
coperti di neve, crescendo di consistenza lungo il tragitto: dal municipio alle vecchie scuole e da lì alle nuove scuole. La manifestazione è stata aperta da due adrensi a cavallo nelle vesti di Garibaldi e Anita seguiti dallo striscione: «Simboli di partito dalla scuola, il sindaco, il prefetto, il ministro dell'istruzione, il ministro dell'interno Rimuoviamoli tutti e subito», dal gagliardetto dell'Anpi provinciale che spiccava tra le bandiere della sinistra e i gonfaloni del comune di Adro su cui erano statti apposti i simboli dei diversi partiti italiani. La manifestazione, controllata da un attento servizio d'ordine di Digos e Carabinieri della compagnia di Chiari, ha effettuato un lungo percorso dal municipio fino al nuovo polo.
I Carabinieri hanno evitato che alcuni leghisti venissero a contatto con i manifestanti, e controllato un uomo che ha rimosso dal cartello "via Padania" un adesivo di Forza nuova sostituendolo con quello della repubblica e un facsimile del Sole delle Alpi sbarrato da una croce. Sul piazzale della nuova scuola, parzialmente coperto da mucchi di neve, il corteo si è concluso con l'inno di Mameli, il taglio del nastro della reinaugurazione con la consegna della targa che intitola il polo ai fratelli Enrico ed Emilio Dandolo, di Adro, combattenti delle cinque giornate e della repubblica romana.
dal BresciaOggi
Si è conclusa verso le 18 la «Missione Adro - I Mille sbarcano nella Bresciana alla riconquista d'Italia», la manifestazione organizzata dal Comitato Promotore per la rimozione dei simboli di partito dalla scuola pubblica. La notifica della sentenza del tribunale del lavoro di Brescia che ha condannato il sindaco di Adro ad eliminarli tutti, anche quelli sul tetto, giunta all'inizio della settimana, ha trasformato la protesta in una manifestazione di stampo semigoliardico con sfottò all'indirizzo di sindaco e Lega.
La marcia, colorata, ha attraversato il paese con i marciapiedi
I Carabinieri hanno evitato che alcuni leghisti venissero a contatto con i manifestanti, e controllato un uomo che ha rimosso dal cartello "via Padania" un adesivo di Forza nuova sostituendolo con quello della repubblica e un facsimile del Sole delle Alpi sbarrato da una croce. Sul piazzale della nuova scuola, parzialmente coperto da mucchi di neve, il corteo si è concluso con l'inno di Mameli, il taglio del nastro della reinaugurazione con la consegna della targa che intitola il polo ai fratelli Enrico ed Emilio Dandolo, di Adro, combattenti delle cinque giornate e della repubblica romana.
dal BresciaOggi
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