Nuovi aumenti per le famiglie italiane al rientro delle vacanze. Dall'an
alisi dell’osservatorio nazionale di Federconsumatori, la crescita di prezzi e tariffe per il 2010, aggiornata alla luce degli ultimi andamenti e depurata per effetto della battaglia vinta sugli aumenti delle tariffe autostradali, comporterà per le famiglie italiane un aggravio di 1.118 euro rispetto al 2009. Aumenti che si inquadrano nel più ampio capitolo di spesa delle famiglie, che dovranno fare i conti con i costi scolastici ed i costi relativi al mantenimento della casa a partire dal riscaldamento.
Tra i rincari maggiori, secondo la tabella dei consumatori, ci sono le assicurazioni auto (159 euro), riscaldamento (140 euro), tariffe carburanti (120 euro) e tariffe gas (107 euro). Poi seguono derivati del petrolio, detersivi e plastiche (82 euro), i mutui e tariffe aeree e aeroportuali (entrambi 65 euro), prezzi delle autostrade (60 euro), ricorso per multe e contenziosi (55 euro). Salgono anche le tariffe di rifiuti (38 euro), la scuola e i libri (36 euro), il trasporto pubblico (32 euro), servizi bancari (30 euro) e acqua (19 euro). Solo le tariffe elettriche scendono di 15 euro, il totale fa appunto 1.118 euro.
“Tutto ciò comporterà inevitabilmente un nuovo abbattimento del potere di acquisto delle famiglie, già duramente provato dalla grave crisi che il paese sta attraversando da molto tempo, e dalle manovre economiche inique e sbagliate”. E' quanto dichiarano Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ed Elio Lannutti (Adusbef). Anche quest’anno, a loro avviso, “siamo di fronte ad un continuo aumento della cig e del tasso di disoccupazione, ad una forte contrazione dei consumi, tra cui spicca per drammaticità il dato relativo alla diminuzione in quantità ed in qualità del consumo alimentare. Guardando ai dati relativi alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie emerge chiaramente la drammaticità della situazione: 2007 al 2010 la caduta è stata di ben il 9,6%”.
“Di fronte a questa situazione urge correre ai ripari - sottolineano -, partendo proprio da un rilancio della domanda interna attraverso un aumento del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso. Ma, per fare ciò, anche a fronte dei dati qui riportati relativamente alla nuova stangata autunnale, è indispensabile agire con determinazione avviando un processo di detassazione per le famiglie a reddito fisso ed operando un vero e proprio blocco di prezzi e tariffe”.

Tra i rincari maggiori, secondo la tabella dei consumatori, ci sono le assicurazioni auto (159 euro), riscaldamento (140 euro), tariffe carburanti (120 euro) e tariffe gas (107 euro). Poi seguono derivati del petrolio, detersivi e plastiche (82 euro), i mutui e tariffe aeree e aeroportuali (entrambi 65 euro), prezzi delle autostrade (60 euro), ricorso per multe e contenziosi (55 euro). Salgono anche le tariffe di rifiuti (38 euro), la scuola e i libri (36 euro), il trasporto pubblico (32 euro), servizi bancari (30 euro) e acqua (19 euro). Solo le tariffe elettriche scendono di 15 euro, il totale fa appunto 1.118 euro.
“Tutto ciò comporterà inevitabilmente un nuovo abbattimento del potere di acquisto delle famiglie, già duramente provato dalla grave crisi che il paese sta attraversando da molto tempo, e dalle manovre economiche inique e sbagliate”. E' quanto dichiarano Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ed Elio Lannutti (Adusbef). Anche quest’anno, a loro avviso, “siamo di fronte ad un continuo aumento della cig e del tasso di disoccupazione, ad una forte contrazione dei consumi, tra cui spicca per drammaticità il dato relativo alla diminuzione in quantità ed in qualità del consumo alimentare. Guardando ai dati relativi alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie emerge chiaramente la drammaticità della situazione: 2007 al 2010 la caduta è stata di ben il 9,6%”.
“Di fronte a questa situazione urge correre ai ripari - sottolineano -, partendo proprio da un rilancio della domanda interna attraverso un aumento del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso. Ma, per fare ciò, anche a fronte dei dati qui riportati relativamente alla nuova stangata autunnale, è indispensabile agire con determinazione avviando un processo di detassazione per le famiglie a reddito fisso ed operando un vero e proprio blocco di prezzi e tariffe”.
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