giovedì 26 agosto 2010

Marchionne: superare il conflitto operai-padrone.

NUOVO PATTO SOCIALE

Una strenua difesa della posizione della Fiat nella vicenda Melfi, e una critica spietata al sistema industriale italiano. E' stata questa la linea adottata dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, nel corso del suo intervento al meeting di Rimini. Per quanto riguarda Melfi, dopo aver ribadito di "aver rispettato la legge", Marchionne ha sottolineato "la gravita' delle accuse mosse contro la Fiat" e si e' scagliato contro chi difende i tre dipendenti: "E' inammissibile - ha sottolineato - tollerare e difendere alcuni comportamenti, come la mancanza di rispetto delle regole e gli illeciti che in qualche caso sono arrivati anche al sabotaggio". Il top manager, che ha scritto una lettera al capo dello Stato spiegando le ragioni dell'azienda, ha precisato di voler accogliere l'invito rivolto dal Colle.
"Ho un grandissimo rispetto per lui come persona e per il suo ruolo di Presidente della Repubblica e accetto da lui anche l'invito a cercare di trovare una soluzione a questo problema". Piu' in generale, sul sistema Paese, l'ad del Lingotto ha proposto un nuovo "patto sociale", che superi definitivamente il conflitto operai-padrone. "Non siamo piu' negli anni Sessanta - ha detto - bisogna tralasciare l'idea della contrapposizione tra capitale e lavoro, tra operaio e padrone". Immediata la replica dei tre operai reintegrati dal giudice: "Invito Marchionne - ha commentato a caldo Giovanni Barozzino - a venire negli stabilimenti in Italia e vedere realmente cosa succede in Italia, visto che gira tutti gli stabilimenti in America. Se non ha paura della verita', venga a vedere". Secca anche la risposta della Fiom. "La sostanza del discorso che l'amministratore delegato della Fiat ha fatto all'assemblea dei ciellini - ha commentato Giorgio Cremaschi - e' di puro stampo reazionario".
Mentre la Cgil Basilicata, si e' detta "basita" dalle dichiarazioni di Marchionne "che continua a sostenere il presunto sabotaggio, mai avvenuto, nello stabilimento Sata di San Nicola di Melfi, ignorando completamente il fatto che in quella sede era in corso uno sciopero dichiarato da tutte le sigle sindacali presenti in fabbrica".
L'ad della Fiat si e' detto "totalmente aperto a parlare" con il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che stamane dalle colonne di un quotidiano aveva aperto al dialogo. La proposta di un patto sociale lanciata da Marchionne e' accolta dall'Ugl secondo cui "e' possibile giungere a un nuovo patto sociale ma solo se condiviso da tutte le organizzazioni sindacali e datoriali, non solo da Fiat, e purche' venga realmente rispettato".
Intanto Fiat accelera a Piazza Affari grazie alle indicazioni positive date da Marchionne sul terzo trimestre e sull'intero 2010. Il titolo e' arrivato a guadagnare oltre il 2%, (9,31 euro il valore massimo toccato finora).
dal blog di Liberazione

Nessun commento: