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1) Quali le ragioni più profonde della sua candidatura?
Ritengo molto importante la mia candidatura, in quanto dimostra la sensibilità della Federazione della Sinistra per le tematiche giovanili e del futuro e quel rinnovamento tanto invocato nella politica, ma che non è mai avvenuto.
2) Quali le sue priorità come futuro consigliere regionale?
Mi concentrerò su tematiche come: la lotta alla precarietà; il sostegno, attraverso maggiori fondi, alla scuola pubblica e alla ricerca; il rispetto e il risanamento dell’ambiente, sostenendo energie pulite e rinnovabili, dicendo NO a centrali nucleari e discariche; la battaglia in favore del popolo dei pendolari, di cui ne faccio parte, perchè il loro disagio quotidiano sui treni finisca. Cercherò inoltre di rendere più fruibile internet, chiedendo che ogni comune lo renda gratuito, oppure versando una piccola quota annuale.
3) Che cosa pensa di fare e quali battaglie porterà avanti in materia di sanità, sicurezza (anche stradale), mobilità sostenibile e ambiente?
La sanità copre il 70% del bilancio regionale e quasi la metà di questo va alla sanità privata. Io voglio più fondi per la sanità pubblica, un intervento per azzerare le liste d’attesa e ogni abuso clientelare che favorisca il privato; una modifica dei criteri di finanziamento e delle concessioni dell’accreditamento, in modo da ridare un ruolo e dignità alla sanità pubblica; l’istituzione di un fondo regionale per la non autosufficienza; l’abolizione dei ticket e il rilancio dei consultori pubblici.La vera sicurezza non è inviare l’esercito o i poliziotti nelle strade, ma attuare un vero programma d’integrazione, che inizi già nelle scuole dell’infanzia. Per quanto riguarda la sicurezza stradale oltre ad una grande campagna di sensibilizzazione proporrei autobus e taxi a prezzi calmierati in modo che i ragazzi possono andare a divertirsi senza dover prendere l’automobile.Per tutto ciò che riguarda il traffico io sono dell’idea che sia importante potenziare i mezzi pubblici, invogliando, grazie a servizi efficienti e tariffe convenienti, la gente ad utilizzarli. Tutto ciò si ripercuoterebbe in maniera positiva sull’ambiente, che purtroppo da troppi anni viene distrutto. Io credo sia importante risanarlo dove è possibile e rispettarlo, utilizzando energie pulite e rinnovabili, potenziando la raccolta differenziata, dicendo NO alla costruzione selvaggia di discariche.
4)EXPO 2015: una sfida ancora aperta o un’occasione perduta?
L’EXPO potrebbe essere un’ottima risorsa per la nostra economia, ma purtroppo vedo che su di esso aleggiano già gli interessi di gruppi poco onesti, di gruppi mafiosi (ricordando che la Lombardia è la quarta regione per presenza mafiosa in Italia). Penso quindi che sia l’ennesima occasione perduta per l’Italia e per la Lombardia, dove un evento che potrebbe aiutare molte persone, si trasforma in un aiuto ai soliti noti, ai grandi affaristi con la coscienza non molto pulita.
5)Che cosa della sua esperienza vissuta nel lavoro, o comunque fuori dalla politica, pensa che potrà essere utile e importante nel caso fosse eletto?
Sarà sicuramente importante la mia conoscenza: dello stato di precarietà in cui i giovani, soprattutto, vivono al giorno d’oggi; della difficoltà nel portare a fine mese un bilancio familiare; della situazione e dello stato di disagio in cui vertono le scuole pubbliche e le università; dello stato pietoso in cui sono costretti a viaggiare i pendolari, su treni sporchi, sovraffollati e troppo spesso in ritardo.
6)Domanda libera a scelta dall’intervistato: Quali sono le tue proposte per il lavoro?
In Lombardia nel 2009 ci sono state oltre 280 milioni di ore di cassa integrazione: il 25% del totale nazionale; come se oltre 100 mila persone non avessero mai lavorato. Con i precari lasciati a casa 300 mila sono i licenziamenti.
Quindi noi proponiamo:_una proposta di legge contro le delocalizzazioni, causa di ¼ dei posti persi;_estensione della cassa integrazione e dell’indennità di disoccupazione a tutti/e;_legge regionale per un Reddito sociale a disoccupati, precari, pensionati con redditi insufficienti, lavoratori autonomi senza coperture; convenzioni con i Comuni per la riduzione del 50% dei servizi sociali, educativi e dei trasporti;_legge regionale per l’amministrazione straordinaria delle piccole e medie aziende in crisi;_impegno della Regione ad intervenire presso il Parlamento per ottenere il blocco dei licenziamenti per tutta la durata della crisi e per l’abolizione della legge 30, contrastando il precariato nell’Ente stesso.
INTERVISTA OLINE, Repubblica degli Stagisti/STAGISTI TV
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