Sono circa tremila i manifestanti che hanno percorso le vie di Coccaglio nel nome di United Colours of Christmas, contro i provvedimenti razzisti della amministrazione di Coccaglio.
Un tam tam, che in una sola settimana ( bravissimi i compagni del centro sociale di Rovato, 28 maggio, promotori della manifestazione) è arrivato nei luoghi di lavoro, in tutte le associazioni della provincia e non solo, vista la partecipazione anche da Bergamo, i blog, fecebook, tutti a promuovere questa importante iniziativa antirazzista.
Molte le bandiere di Rifondazione Comunista, presenti anche i Comunisti Italiani e Sinistra Critica - Assente il PD, contrario perché questa manifestazione aumenta il clima caldo….MA!
Molti gli immigrati nel corteo che ha percorso le vie, quasi completamente deserte, del paese. «Siamo tutti clandestini, lo slogan più gettonato. Gli abitanti del paese hanno seguito la manifestazione sbirciando dalle finestre, affacciati ai balconi, i più solidali con i manifestanti.
Ma di fatto Coccaglio oggi era un paese in cui vigeva una sorte di coprifuoco: tutti i negozi erano chiusi, l'unico bar aperto lungo il percorso è stato fatto chiudere durante il passaggio del corteo (dicono il bar frequentato dai destri del paese), le macchine degli abitanti erano prevalentemente parcheggiate in periferia.Tra i manifestanti anche Vittorio Agnoletto e Giorgio Cremaschi. «Da un punto di vista religioso - ha commentato Agnoletto - quella dell'amministrazione comunale di Coccaglio è stata una bestemmia. Politicamente, invece, rappresenta l'ennesimo tentativo del centrodestra di scaricare sugli immigrati la propria incapacità di risolvere la crisi economica».
A Brescia si sono infine registrati momenti di tensione sul treno che stava portando circa 150 manifestanti a Coccaglio.
Un gruppo di manifestanti, ha occupato per una ventina di minuti i binari della stazione ferroviaria del capoluogo, bloccando la circolazione dei treni. Il blocco sembra sia stato attuato per divergenze relative al biglietto.
«Eravamo sul convoglio - racconta uno di loro - e siamo stati invitati a contarci. L'abbiamo fatto e sono stati raccolti i soldi per una parte di biglietti che mancavano. Ci è stato detto di ricontarci perchè qualcuno nel frattempo poteva essersi spostato. E non è servito a nulla a dire di essere disposti a dare altro denaro. A noi è sembrata solo una provocazione».
Dettagliata e ricca cronaca audio del corteo sul sito di Radiondadurto.org
Un tam tam, che in una sola settimana ( bravissimi i compagni del centro sociale di Rovato, 28 maggio, promotori della manifestazione) è arrivato nei luoghi di lavoro, in tutte le associazioni della provincia e non solo, vista la partecipazione anche da Bergamo, i blog, fecebook, tutti a promuovere questa importante iniziativa antirazzista.
Molte le bandiere di Rifondazione Comunista, presenti anche i Comunisti Italiani e Sinistra Critica - Assente il PD, contrario perché questa manifestazione aumenta il clima caldo….MA!
Molti gli immigrati nel corteo che ha percorso le vie, quasi completamente deserte, del paese. «Siamo tutti clandestini, lo slogan più gettonato. Gli abitanti del paese hanno seguito la manifestazione sbirciando dalle finestre, affacciati ai balconi, i più solidali con i manifestanti.
Ma di fatto Coccaglio oggi era un paese in cui vigeva una sorte di coprifuoco: tutti i negozi erano chiusi, l'unico bar aperto lungo il percorso è stato fatto chiudere durante il passaggio del corteo (dicono il bar frequentato dai destri del paese), le macchine degli abitanti erano prevalentemente parcheggiate in periferia.Tra i manifestanti anche Vittorio Agnoletto e Giorgio Cremaschi. «Da un punto di vista religioso - ha commentato Agnoletto - quella dell'amministrazione comunale di Coccaglio è stata una bestemmia. Politicamente, invece, rappresenta l'ennesimo tentativo del centrodestra di scaricare sugli immigrati la propria incapacità di risolvere la crisi economica».
A Brescia si sono infine registrati momenti di tensione sul treno che stava portando circa 150 manifestanti a Coccaglio.
Un gruppo di manifestanti, ha occupato per una ventina di minuti i binari della stazione ferroviaria del capoluogo, bloccando la circolazione dei treni. Il blocco sembra sia stato attuato per divergenze relative al biglietto.
«Eravamo sul convoglio - racconta uno di loro - e siamo stati invitati a contarci. L'abbiamo fatto e sono stati raccolti i soldi per una parte di biglietti che mancavano. Ci è stato detto di ricontarci perchè qualcuno nel frattempo poteva essersi spostato. E non è servito a nulla a dire di essere disposti a dare altro denaro. A noi è sembrata solo una provocazione».
Dettagliata e ricca cronaca audio del corteo sul sito di Radiondadurto.org
1 commento:
Mi è sembrato poco decoroso fare una manifestazione di questo tipo dopo che una ragazza ITALIANA e BRESCIANA ha subito 5 ore di violenze da parte di un IMMIGRATO MAROCCHINO fatto di cocaina e razzista e carico di odio nei confronti delle NOSTRE DONNE.
Complimenti
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