giovedì 25 giugno 2009

Come nel film "PROPOSTA INDECENTE!"

Si è svolto oggi l’incontro all’associazione industriale bresciana, fissato il mese scorso tra la direzione della CF Gomma, le RSU del sito di Passirano e i sindacati provinciali.
Nell’incontro di oggi l’azienda doveva dare una serie di risposte riguardanti la richiesta da parte sindacale, sul rientro di alcune lavorazioni (date nel 2007/08 in un momento di troppo carico di volumi a Passirano) a fornitori esterni e al sito polacco, e doveva chiarire gli investimenti previsti per Passirano.

L’azienda al tavolo, ci illustra (in una maniera abbastanza generica) l’intenzione di far rientrare delle lavorazioni dalla Polonia e dalla Eurogomma, che riguardano la Punto e grande Punto, e degli articoli delle lavorazioni per la Turchia, (per circa 12 persone), cosa molto onerosa per l’azienda, secondo la controparte, allora a sorpresa, si accosta il rientro da noi richiesto, a un accordo di NON ROTAZIONE, riguardante alcune persone in cassa integrazione, (concordata al ministero), per sopperire al costo del rientro.
Un accordo peraltro già firmato sia a Grezzago sia a Venaria, dove si prevede una cifra che si aggira dai 120 ai 250 euro in più alla CIGS al mese, per la non rotazione.(sono esclusi i volontari)
Accordi che qualcuno a Grezzago, pensa coinvolga solo una decina di persona, mentre, l’azienda oggi ha confermato coinvolge una quarantina di addetti, mentre a Venaria, doveva essere una traslazione di un vecchio accordo di larga rotazione, mentre ex novo coinvolgerà a una NON ROTAZIONE una sessantina di persone.
Quante persone coinvolgerebbe a Passirano? dalle 100/120 persone, tra strutture ma anche addetti di produzione.
Mentre i soldi per le mobilità verso la pensione ancora non ci sono ( per la NON ROTAZIONE invece SI!), anche se l’azienda conferma l’intenzione di chiudere anche questo al più presto.
Gli investimenti, spiegati ( anche qui non nel dettaglio ma a grandi linee) sono di circa 700 mila euro già fatti in manutenzioni varie ( altrimenti certamente non si lavorava più, anzi continuiamo ad avere molti problemi in banchetti linee ecc..) e sicurezza, un 300mila su qualcosa di nuovo non bene definito.

Il tavolo di confronto dovrà tenersi in ambito aziendale, cosa che la RSU, non si sottrae certamente, anche se è stato ribadito fin da oggi all’azienda che il rientro delle lavorazioni, per noi è indipendente dall’esito del tavolo, dove ci si potrà confrontare su larghe rotazioni e altro, certamente sul merito di situazioni, progetti e organizzazioni che l’azienda dovrà spiegare.
L’azienda non è d’accordo, e visto che il rientro delle lavorazioni sarà previsto per i primi di Settembre, se non si arriverà a una conclusione vicina agli accordi degli altri siti, non ci sarà nessun rientro.

Da qui certamente c’è una distanza sindacale, ma che comunque non ci sottrarrà a un confronto ad un tavolo come da sempre siamo abituati a Passirano.

Martedì 30 giugno alle 14.00 a Passirano si terrà la riunione della RSU.

Mercoledì 1 luglio si terranno le assemblee con i lavoratori.

dalle 9.00 alle 10.00 1° turno


dalle 16.00 alle 17.00 2° turno, normale e impiegati


dalle 22.00 alle 23.00 3° turno


Chiediamo la partecipazione alle assemblee anche ai lavoratori in cassa integrazione ( per questo cerchiamo di passare la parola il più possibile)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

certo che la nuova dirigenza vuole mani libere per realizzare da subito la LISTA DELLE PERSONE CHE SARANNO licenziate e COLLOCATE IN MOBILITÀ alla fine dell'anno di CIGS. certo che il sindacato di TO e MI che firma i licenziamenti. ma, lo sanno??si saranno accorti??sono forse il loro di licenziamento? ma cosa vi dicono?? il gruppo dirigente CF si confermano dei gran "PIGS", chissa per chi stanno lavorando certo , non per il bene dell'azienda CF.... solidarietà alla Vostra lotta-

Anonimo ha detto...

la ruotazione è inesistente già adesso, in cassa le persone scomode ed al lavoro i soliti volenterosi con il deretano parato.
Trovo svilente e infamante da parte dell' azienda ,il ricorrere alla cassaintegrazione prolungata ,come strumento punitivo per colpire coloro che non seguono la loro politica di schiavismo lavorativo.
A pagare i loro sperperi e cattiva amministrazione siam sempre noi, certo il privare le persone della loro dignità , meriterebbe ben altre risposte

Anonimo ha detto...

Dire che ora la rotazione è inesistente, non credo sia giusto verso di noi,che siamo in continua battaglia con l'azienda sui nominativi e tempi di rotazione.
Ci sono alcune figure, che non riusciamo a trovare soluzioni immediate, ma ci stiamo lavorando, ad altri invece non interessa proprio entrare!
Sono daccordo invece,sulla seconda parte del commento.
Sulle BEN ALTRE RISPOSTE, mercoledì in assemblee ci misureremo sulla convinzione dei lavoratori, ad affondare anche su questo!!!!
Leonardo

Anonimo ha detto...

credo esista una sostanziale differenza fra chi vada a concordare periodi di cassa integrazione con l' azienda e chi invece, venga messo fuori anche per un mese dall' azienda,con giustificazioni sterili poco credibili .Non vi dovrebbe esser nessuna disparità di trattamento fra due figure la vorative che eseguano le stesse mansioni con medesima categoria( per intenderci lo trovo assurdo ,una possa lavorare un mese intero filato e l' altra ne faccia uno intero di cassa). Ancora una volta , come per i sabati comandati, è saltato fuori il solito pastrocchio mady in cf gomma, anche se adesso si stanno toccando tasti molto delicati e nervi assai scoperti
In mezzo a tutte queste vessazioni mezzi ricatucci sicuramente la produzione sarà aumentata e come paradosso chissà mai ce ne trovassimo il premio produzione decurtato..per poi una mattina di fine inverno svegliarci, andar in fabbrica ed entrar in uno stabilimento interamente svuotato

Anonimo ha detto...

ecco l'inghippo!!!
Mi hai detto che eri in cigo il giovedì e il venerdì... e invece usi i permessi sindacali per stare a casa!
Proprio tu che vai a discutere con l'azienda, non ti fai mettere in cassa...Non va bene...
Sarebbe meglio che ti mettessero in cassa tutto il mese, così gli stronzi che si sentono punti sul vivo, la smetterebbero di sputare merda a chi fino ad ora si è fatto il culo per difendere i posti in cf, mettendoci non solo il suo tempo di fabbrica, ma anche quello a casa.
Un abbraccio

Sonia Tosoni
Segreteria Filcem Cgil Brescia

marco ha detto...

Salve,
sono un vostro collega di Grezzago:
scusate l'ignoranza,ma cosa si intende con "accordo di non rotazione"? Che vengono sottoscritti accordi per evitare la cassa di determinate figure??? Se si, su quali basi viene deciso? Oltretutto sarebbe corretto, almeno moralmente, che esistesse un elenco pubblico di queste persone e la motivazione... voglio dire, che ci siano persone che non entrino nella rotazione, lo vediamo tutti i giorni, ma il perchè rimane sempre un mistero...

Anonimo ha detto...

Ciao marco,accordo di non rotazione, è quello che prendete i soldi a fronte di non entrare più in azienda.
Da come l'ho capita io, chi sta fuori lo decide l'azienda, dal momento che si prendono i soldi non c'è nessuna discussione sul merito del posto di lavoro.
personalmente non lo condivido, ma penso che ve l'abbiano spiegato bene( spero!)
Leonardo

Anonimo ha detto...

Arrivati a questo punto, forse sarebbe meglio metter da parte orgogli personali e salvare il possibile. Non vedo che tipo di lotte si potrebbero inscenare, sarei proprio curioso di verificare quanta gente partecipasse a un eventuale sciopero proclamato ( forse tanti se fosse di 15 minuti, come quel fatto anno indietro per protestare contro le morti sul lavoro) .Certe battaglie prevedono una compattezza totale che non mi pare proprio ci possa essere in C.F.;un po' per divisioni intestine e un po' perché tanti hanno preferito passare dall' altra parte della barricata.(tanti pozzi ..con tante lune) Questa divisione e confusione è figlia di una strategia aziendale ben mirata, non del caso ad ogni crisi noi abbiamo perso diritti mentre i doveri si son accresciuti. Calare le braghe su questioni fondamentali e chiavi come il lavoro interinale, non ha fatto che ingolosire ancor più le aziende sempre più avide di profitto( alla luce degli eventi fosse servito a qualcosa)
Il sacrificare la propria dignità di uomini, per salvaguardare il proprio posto di lavoro può essere capibile (altronde in molti hanno avuto il giusto valore di una categoria), ma pericoloso alla fine, giocare con la buona fede delle persone e con la loro pelle non è mai una bella cosa.