E' incredibile il silenzio che accompagna la decisione della FIAT di chiudere due stabilimenti produttivi in Italia, uno dell'auto, uno delle macchine movimento terra, a Termini Imerese e a Imola, con oltre 2000 posti di lavoro cancellati, senza considerare l'indotto.
Nello stesso tempo, a Melfi, la FIAT si rimangia l'accordo per non licenziare i precari, e lascia a casa decine e decine di lavoratori in contratto a termine, che si aggiungono alle migliaia che ha cancellato in tutta Italia.
Se sommiamo tutti questi numeri viene fuori che la FIAT sta, tra lavoratori precari e stabilimenti che vuol chiudere, cancellando dagli 8 ai 10mila posti di lavoro in Italia.
E' un fatto di gravità senza precedenti, rispetto al quale la politica e il governo tacciono o fanno finta di non vedere."
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