sabato 18 aprile 2009

RIFONDAZIONE COMUNISTA AI CANCELLI DELL’IVECO.

È stata un’ammucchiata ieri davanti ai cancelli dell’IVECO, per volantinare l’inizio della campagna elettorale che si aprirà, lunedì 20 con l’assemblea pubblica a camera del lavoro del nostro segretario nazionale Paolo Ferrero, COINCIDENZA di EVENTI, nel pomeriggio a Brescia Vendola per Sinistra e Libertà e dulcis in fundo un gazebo davanti all’IVECO con Di Pietro insieme all’operaista Zipponi.
Tutti a dare volantini, insieme agli amici immancabili di lotta Comunista per vendere i loro giornali.
Sorridevano i lavoratori che entravano e uscivano dal turno, dicendo...Quanta carta!
Il nostro volantino presenta la serata alla camera del lavoro, con Ferrero, con Dino Greco direttore di liberazione, Donatella Albini consigliere Comunale, unico rappresentante della sinistra al comune di Brescia, il nostro amico Dyallo del coordinamento immigrati, Marco Fenaroli segretario della Camera del lavoro di Brescia, Vanni Botticini consigliere provinciale PRC e Ugo Boghetta della federazione di Brescia.
SU LA TESTA. LA CRISI COLPISCE DURO.
Gli slogan con la quale Rifondazione coerentemente si vuole confrontare con i lavoratori.
Negli altri volantini, sinceramente ci son cose condivisibile, sono state toccate tutte le problematiche del mondo del lavoro……ma sono le ricette che saranno diverse.
Il consigliere regionale che si è firmato nel volantino di Sinistra e libertà era davanti ai cancelli dell’Iveco e sfrutta la forma mediatica in modo efficace, ma si ricorda che è stato eletto in regione da noi di Rifondazione e non certo con la preferenza nelle liste?
Nelle europee, qualora passassero il quorum, ogni pezzo della loro lista andrebbe per i cavoli loro, con i loro amici socialisti che in europa sul lavoro hanno dato fianco a grandissime cazzate contro lavoratori e immigrati.
Nelle provinciali invece cercano un accordo con i verdi (ma non fanno già parte di Sinistra e libertà) e con un PD, che nei messaggi alla stampa sta già abbracciando la nuova riforma contrattuale, che taglia i salari, distrugge il contratto nazionale, nega la democrazia con i lavoratori; firmata dal governo, confindustria con CISL, UIL e UGL.
Poi nel volantino dell’Italia dei valori in una parte è scritto: non si possono ricattare i lavoratori con ” o lavori ancora di più e ti spacchi la schiena o noi non investiamo” ma lo sa l’operaista Zipponi che a livello europeo, si siederà nei banchi con i Liberali che approvano la direttiva Bolkestein? Altro che lavorare di più e prendere di meno…..
Poi non può pensare che cambiando casacca, avrà lo stesso ingiustificato seguito all’Iveco come aveva prima, per lui lavoravano tanti compagni, che ora sono increduli e critici spettatori del salto politico che ha fatto.
In politica, la fiducia dei lavoratori dobbiamo cercarla nella credibilità e coerenza di una linea che avrà riscontro nei fatti, non solo con chiacchere che poi non troveranno riscontro, altrimenti troverà ragione la Lega.

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