domenica 29 marzo 2015

Mercatone Uno al capolinea I lavoratori non si arrendono

CASTEGNATO. Una lettera aperta ai cittadini in vista dello sciopero 

È una mobilitazione anche mediatica quella che vede protagonisti i dipendenti di una delle infinite realtà dell´Italia in crisi. I lavoratori del centro di Castegnato della catena commerciale «Mercatone uno» hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai cittadini del paese per spiegare le loro ragioni in vista dello sciopero generale del gruppo, in calendario il primo aprile
Ricordiamo che per cercare di evitare la chiusura del punto vendita bresciano, i 32 lavoratori e la Filcamc Cgil che li rappresenta hanno programmato a partire dal 21 marzo ben otto giornate di sciopero. Sciopero che ora è proclamato a oltranza anche per contrastare la «svendita straordinaria» decisa dalla proprietà, che significherebbe uno smantellamento certo della realtà castegnatese.
A darne notizia alla gente del paese sono gli stessi lavoratori con il sindacato, nella citata lettera aperta distribuita al mercato settimanale e direttamente per le strade. Nel documento si riassume la vertenza che riguarda 1.700 dipendenti su 3.700 di 34 dei 79 ipermercati sparsi in Italia, e si sottolinea l´incomprensibile scelta di inserire quello bresciano nell´elenco di quelli da chiudere dopo che «nel 2014 si è distinto positivamente per aver raggiunto tutti gli obiettivi di budget fissati dall´azienda».
Ma la vertenza è di tutto il gruppo, e in vista dell´incontro che si terrà il primo aprile a Roma al ministero dello Sviluppo economico, i sindacati nazionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale in tutti i 79 «mercatoni».
«Saremo presenti con una delegazione del nostro ipermercato», scrivono ancora nella lettera aperta; che prosegue con l´augurio che la vertenza «giusta e necessaria messa in atto, possa essere compresa e sostenuta dal territorio e in particolare da Castegnato». Intanto, le maestranze ringraziano l´amministrazione comunale per la disponibilità all´ascolto, e per i molti messaggi di solidarietà ricevuti anche al presidio. G.O.

Nessun commento: