Dopo Parma, Lecce, Torino e Modena, anche a Milano arriva il primo supermercato per i poveri, si tratta di quello che viene comunemente chiamato “social market”
una forma alternativa di commercio in cui è possibile acquistare
prodotti con uno sconto almeno del 40% o attraverso il baratto.
Lo “store” verrà inaugurato in autunno in Via Leoncavallo 12
in un locale al servizio del Comune e sarà aperto solo a chi, su
segnalazione dei servizi sociali, si trova in una situazione di
difficoltà economica.
L’esperimento
è stato già testato in altre città italiane, dove ha aiutato centinaia
di famiglie. Si tratta di iniziative rette da associazioni di volontari.
L’accesso però a queste strutture non è concesso a tutti ma solo a
coloro il cui reddito non supera una soglia prestabilita.
Il 73% degli utenti ad esempio sono stranieri, ma nell’ultimo anno sono cresciute le richieste di aiuto da parte degli italiani.
Solitamente
la “prassi” è uguale un tutti i centri. Ai clienti selezionati viene
assegnata una card a punti che consente loro di fare la spesa, pagando
un prezzo molto scontato o gratuitamente in cambio di ore di
volontariato.
Si tratta di
un fenomeno in forte espansione nel nostro paese, sintomo di un
malessere sociale ed economico che incalza senza sosta. La crisi ha
infatti generato quelle che sono state definite le “nuove fasce di poveri”,
famiglie che si ritrovano improvvisamente in difficoltà con coniugi
senza lavoro da un giorno all’altro e ragazzi disoccupati. Eventi
spiacevoli che si riflettono inevitabilmente sul bilancio del nucleo
familiare, in questo modo chi ce la faceva benissimo ad “arrivare a fine
mese” ora è costretto a chiedere aiuto.
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